Il mio cane non aveva mai abbaiato agli estranei prima dora, ma quando vide quelluomo, gli si avventò controrimasi scioccato quando scoprii il motivo.
Dopo la morte di mia moglie, il mio cane divenne il mio unico vero amico e il senso della mia vita. Mi fidavo più di lei che di qualsiasi persona. Era sempre un esempio di obbedienza e tranquillità: non abbaiava mai senza motivo, non attaccava i passanti e si mostrava gentile con tutti.
Quel giorno, passeggiavamo per la città, e io ero un po stancogli anni cominciavano a farsi sentire. Mi sedetti su una panchina al marciapiede, e la mia fedele compagna si accucciò ai miei piedi. Tutto sembrava normale: persone che correvano, macchine che sfrecciavano, e noi che ci godevamo il momento.
Allimprovviso, notai un uomo sconosciuto avvicinarsi. Di aspetto, era del tutto ordinario: statura media, vestiti semplici, niente di sospetto. Ma il suo passo era troppo rapido e teso, e il suo sguardo intenso, quasi spaventato. Quando si avvicinò, il mio cane si irrigidì allistanteil pelo sul dorso le si rizzò, e iniziò a ringhiare, cosa che non aveva mai fatto prima.
Prima che potessi capire cosa stesse succedendo, si lanciò in avanti abbaiando forte e furiosamente, come se mi stesse proteggendo da qualcosa di invisibile. A malapena riuscii a tenerla al guinzaglio, tirava con tanta forza. Luomo sembrò confuso, si fermò e borbottò:
Ehm, io volevo solo chiedere che ore sono
Ma il comportamento del mio cane restava stranoe allimprovviso capii perché si comportava così.
La voce dello sconosciuto era incerta, lo sguardo sfuggente, come se stesse inventando una scusa. Sentii un brutto presentimento.
Risposi seccamente, fingendo di controllare il telefono, mentre lui si allontanava in fretta, lanciandoci unocchiataccia.
Rimasi seduto qualche minuto, cercando di calmare il cane con qualche carezza. Quella sera, a casa, vidi per caso un servizio in tv con la foto proprio di quelluomo.
Si scoprì che la polizia lo cercava per una serie di furti e rapinesi avvicinava alla gente con una scusa, li distraeva e poi gli sfilava i portafogli o le borse.
Allora capii: il mio cane intelligente aveva fiutato il pericolo prima di me, e non lo aveva nemmeno lasciato avvicinare.
Chissà, forse aveva percepito la sua energia, o era solo istinto. Ma una cosa è certa: devo fidarmi della mia compagna in ogni situazione.
Chi sa cosa sarebbe successo se non ci fosse stata lei. Ancora una volta, ho capito: un cane non è solo un animaleè un vero protettore, un amico, e un membro della famiglia.