Il Mistero del Regalo Promesso: Un Segreto da Svelare

**Il Mistero del Regalo Promesso**

Nel salone spazioso di un ristorante nel cuore di Roma, il matrimonio di Beatrice e Marco era una festa che risuonava di risate e musica. Gli invitati celebravano, mentre gli sposi brillavano di felicità al centro dellattenzione. Quando arrivò il momento dei regali, i genitori di Beatrice furono i primi, consegnando una busta piena di euro. Poi venne la madre di Marco, Luisa, con un mazzo di margherite. Chinandosi verso i novelli sposi, sussurrò: *Il mio vero regalo arriverà dopo il matrimonio.* *Cosa vuoi dire?* chiese Beatrice, confusa, guardando il marito. *Non ne ho idea,* rispose Marco, ridendo senza capire. Ma Beatrice non poteva immaginare il gioco che la suocera aveva preparato.

Anche prima della cerimonia, Luisa aveva lasciato indizi misteriosi. *Non voglio darvi una sciocchezza,* diceva. *Il giorno del matrimonio, non aspettatevi nulla, ma dopo, preparatevi per un regalo grandioso!* *Non cè fretta,* rispose Beatrice, a disagio. *Mamma, siamo felici che tu sia qui,* cercò di calmarla Marco. *Non mi presento a mani vuote al matrimonio di mio figlio,* dichiarò Luisa, ferma. *Ma non ditelo a tutta la famiglia.* *Daccordo,* concordò Marco, anche se Beatrice dubitava che la suocera avrebbe mantenuto la promessa. Sapeva che Luisa non navigava nelloro, ma il matrimonio era stato pagato dagli sposi, senza chiedere aiuto. I genitori di Beatrice, pur con poco, avevano messo insieme quindicimila euro per i novelli sposi. Il giorno della festa, Luisa portò solo le margherite, offuscate dai brindisi e dai balli. Ma brillò nei discorsi, dilungandosi in lunghi auguri di felicità, come una stella che esigeva applausi.

*Voi non potete immaginare cosa ho preparato,* sussurrò Luisa alla fine della serata, gli occhi pieni di mistero. *Sarà una sorpresa che vi lascerà senza parole ma solo più tardi.* *Tutto bene, non preoccuparti,* disse Marco, stringendo la mano della moglie. *Ora sono curiosa,* ammise Beatrice, nascondendo il disagio. *Sai qualcosa che ignoro?* *Giuro di no,* scrollò le spalle Marco. *Ma il regalo è lultimo dei pensieri. Limportante è stare insieme.* Beatrice annuì, ma la curiosità la rodeva dentro. Provò a strappare indizi alla suocera, che rispondeva solo con sorrisi enigmatici: *Se ve lo dico, rovino la sorpresa. Aspettate!*

Passarono i mesi, e il regalo non arrivò mai. Quello che prima era un motivo per scherzare, divenne una spina per Beatrice. Otto mesi dopo il matrimonio, decise di affrontare largomento. *Ah, pensi solo ai soldi!* esplose Luisa, la voce tremante di finto sdegno. *Non mi chiedi mai come sto, se ho bisogno di aiuto!* *Se ha bisogno di qualcosa, lo dica,* rispose Beatrice, sorpresa dalla reazione. Ma Luisa tacque, limitandosi a fare la vittima e lamentandosi poi con il figlio della *mancanza di rispetto* della nuora. *Lascia stare mia madre,* chiese Marco. *Mi ha fatto una scenata, basta così.* *Ho solo chiesto per curiosità, è lei che ha creato tutta questa attesa!* si giustificò Beatrice.

Da quel momento, Beatrice evitò Luisa, parlandole solo quando necessario. E questo peggiorò tutto. *Finché credeva che le avrei dato cose costose, era tutta sorrisi,* si lamentava Luisa con il figlio. *Ora che ha capito che non riceverà nulla, non mi degna neanche di uno sguardo!* *Non è vero,* la difese Marco. *Allora spiegami il suo comportamento!* insistette Luisa. *Da quella conversazione, sembra che io abbia la peste. Evita persino di venire a casa mia!* Quando Beatrice lo seppe, sospirò: *Tua madre non è mai contenta. Prima la infastidiva il mio interesse, ora la irrita il mio distacco. Domani si lamenterà perché respiro nel modo sbagliato!* *Lei pensa che vogliamo solo cose da lei,* disse Marco, imbarazzato. *Appunto,* replicò Beatrice. *Mentre i miei genitori portano sempre qualcosafrutta dellorto, dolcilei arriva a mani vuote e si porta pure gli avanzi della cena!* *Stai insinuando che mia madre sia interessata?* si ribellò Marco. *Rispetto, per favore. È lunica madre che ho.* *Nessun problema,* tagliò corto Beatrice. *Ma se vuole rispetto, che cominci lei a dare lesempio.*

Largomento divenne un tabù, ma i conflitti continuarono. Luisa, come per attizzare il fuoco, criticava Beatrice per tutto. Agli altri, però, raccontava unaltra storia: *Faccio di tutto per la coppia, do regali costosissimi, ho persino pensato di darle lanello di famiglia della mia bisnonna! E questa è la gratitudine che ricevo!* Gli ascoltatori, commossi, credevano alla sua narrativa impeccabile.

Per lanniversario di matrimonio, Luisa riaccese la promessa. *Preparatevi per una sorpresa indimenticabile!* annunciò, invitata a una cena intima. *Non si preoccupi,* cercò di moderare Beatrice. *Apprezzo il parere, ma decido io,* rispose Luisa, con un sorriso tagliente. Marco, informato, si irritò: *Perché contesti sempre mia madre? Se vuole dare qualcosa, che lo faccia!* *Esatto,* ribatté Beatrice. *Il regalo del matrimonio è ancora in arrivo, non abbiamo bisogno di un altro.*

Alla fine, decisero di evitare altre liti. Alla festa, i genitori di Beatrice portarono una tovaglia ricamata a mano e lenzuola di lino. Gli amici regalarono bicchieri di cristallo. Luisa arrivò con un bigliettone enorme, leggendo un discorso infinito che durò venti minuti. Pensò, ovviamente, che fosse più che sufficiente come contributo. *Se menzioni ancora i regali, litigo con te,* avvisò Marco, tornando a casa. *Non era mia intenzione,* mentì Beatrice.

Ma il silenzio durò poco. Il mese seguente, Luisa pretese un telefono costoso per il suo compleanno. *Davvero le daremo retta?* chiese Beatrice. *Ne ha bisogno, e noi possiamo,* giustificò Marco. *Certo,* rispose lei, secca. *Ma ricorda che mia madre compie gli anni il mese prossimo. I regali dovrebbero essere equivalenti.* Marco calcolò le spese, rassegnato. Alla fine, Luisa ricevette un modello base e reagì con furia. Incolpò Beatrice di *influenzare* il figlio, giurando di vendicarsi della *grettezza* della nuora.

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