Il padre ha notato un livido sotto l’occhio della figlia e ha fatto una telefonata – la vita del genero è stata distrutta.

Il padre vide un livido sotto locchio della figlia e fece una telefonata la vita del genero era ormai distrutta.

Marina stava sulla soglia, salutando i genitori con il suo solito sorriso affabile. Solo un occhio nero e lucido tradisce largomento che non voleva discutere.

“Mamma, tutto a posto, non farci caso,” disse in fretta, notando lo sguardo attento della madre.

Elena sospirò profondamente. “È affar tuo, figlia mia. Devi vivere la tua vita…”

Suo padre, invece, non salutò nemmeno il genero. Si diresse lentamente verso la finestra e fissò nel vuoto, come se non avesse sentito la figlia borbottare qualcosa su un armadio e il buio.

“Ieri… sono inciampata per sbaglio. Dai, mamma, sto benissimo, e anche Ettore!”

Benissimo? Marina ricordava perfettamente cosa era successo il giorno prima. Ettore, sempre furioso, non si era limitato a urlarle contro. Quando aveva osato dirgli quanto ne avesse abbastanza, lui laveva afferrata per il colletto del pigiama così forte da strapparglielo.

“Che, puttana, non ti ricordi a chi devi di essere ancora viva e di non pensare a niente?!”, aveva strillato, scuotendola. “Hai dimenticato come ti riportavo a casa dai locali, quando scappavi da me per quel Daniele? Hai dimenticato chi ti ha amato, stupida? Ti ho portata in braccio!”

E poi, un pugno forte. Da uomo, con tutta la forza. Le stelle le erano apparse davanti agli occhi, poi il dolore… E Ettore che continuava a urlare volgarità.

“Sì, figlia, ho capito. Armadio… buio,” borbottò la madre, anche se sapeva benissimo cosa era successo.

E si sentiva in colpa. Era stata lei a spingere Marina a sposare Ettore! Era stata lei a allontanare Daniele dalla figlia, convinta che fosse una cattiva influenza.

“E il tuo armadio, a giudicare da tutto, ha i pugni,” disse Elena con sarcasmo, lanciando unocchiata al genero.

Giovanni non si voltò mai dalla finestra. Uscì sul balcone a fumare. A differenza della moglie, non aveva mai sostenuto Ettore. Gli sembrava… insignificante. Egoista e vuoto. Sì, veniva da una famiglia benestante, con appartamento, macchina, contatti e prospettive. Ma dentro era marcio.

E ora quel marcio era venuto a galla un livido sotto locchio di sua figlia.

Certo, Giovanni avrebbe potuto afferrare il genero per il bavero e dargli uno schiaffo memorabile. Ma sarebbe solo finita in un litigio. E non ne aveva nemmeno voglia. Si era trattenuto… Così era uscito sul balcone.

Sapeva che avrebbe risolto il problema in un altro modo. E sapeva già come.

Aveva parlato a lungo al telefono sul quel balcone…

Intanto, Marina aveva comprato un caffè alla madre e chiacchieravano del più e del meno. Mezzora dopo, i genitori se ne andarono.

Ettore, che si aspettava rimproveri e scene, si r

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