Ricordo che, tanti anni fa, appena Pietro si era sposato con Lara, quando la loro figlia adottiva, la piccola Rosalia, aveva dieci primavere, il destino iniziò a mettere alla prova la loro famiglia.
Rosalia, che portava ancora nel cuore il ricordo vivido del padre biologico, morto due anni prima, guardava il nuovo marito di sua madre con occhio sospettoso. Pietro, però, riuscì a scaldarle il cuore con pazienza; lei non lo chiamava papà, ma il soprannome affettuoso Pietrocaro le usciva dalle labbra così dolce e familiare da far capire a tutti che tra loro cera un legame profondo.
Grazie a Rosalia, la famiglia riuscì a restare unita quando, sei anni dopo il matrimonio, il marito di Lara fu colto da una follia improvvisa durante una cena aziendale. In quel frangente, Pietro, presa da un eccesso di vino e dallallegria di un brindisi, si lasciò andare a una cotta per la collega Ilaria. Non ricordava più nemmeno i dettagli di quella notte; solo Lara si accorse di qualcosa di strano e lo riferì a Pietro.
Il colpevole incontro fu subito una tempesta. Pietro implorò perdono, ma Lara, ferita, minacciò il divorzio. Il litigio si prolungò finché Rosalia, allora ancora a scuola, percepì il disagio dei genitori e, con il suo cuore sensibile, ne fu profondamente turbata.
Solo per Rosalia ti perdono, le sussurrò Lara, ma è lultima volta. Se succede ancora, finiremo separati. Pietro, colmo di rimorsi, si dedicò ancora di più alla famiglia, sperando di risanare le ferite. Col tempo, gli occhi di Rosalia tornarono a brillare di gioia.
Quando la giovane crescette, a diciotto anni presentò al genitore il suo fidanzato, Alessio, un ragazzo snello, un po altezzoso, che non perdeva occasione per sorridere in modo sornione. Pietro, per amore di Rosalia, trattenne la sua irritazione. Rosalina, sei sicura che sia lui quello giusto? chiese a bassa voce, quando Alessio se ne andò. Che cosa, Pietro? Non ti piace? Lo conosci poco, Alessio è davvero un bravo ragazzo. Pietro, forzando un sorriso, rispose: Vedremo. Non potresti sbagliare scelta.
Alessio avvertì subito la diffidenza del patrigno e cercò di non incrociare più il suo sguardo, mantenendo una cortesia forzata. Poco dopo, però, Lara accusò Pietro di tradimento, sostenendo che la sua avventura con Ilaria continuava. Ti sei lasciato tentare di nuovo? Vai da lei, basta! gli sbottò. Pietro, sconvolto, replicò: Ma perché mi lo credi?
La tensione era palpabile. Pietro, stanco di giri di parole, chiamò Ilaria in vivavoce. Ciao, Ilaria, sei tu dietro a tutto questo? domandò con tono rassegnato. Ilaria, con sarcasmo, rispose: Sono sposata da sei mesi, attendo un bambino dal marito. Ti sei comportato come un ubriaco? Pietro, colto dal rimorso, le chiese perdono. Lara, ancora ferita, gli voltò le spalle per qualche giorno, ma alla fine i due si riconciliarono, seppur a fatica.
Nel frattempo, Rosalia doveva inventarsi una scusa plausibile per spiegare ai genitori il litigio, mentre lei stessa era immersa nei propri sentimenti per Alessio. Un giorno, Pietro fu investito da unauto di piccola cilindrata: la vettura lo colpì alle gambe, provocandogli una distorsione e un lieve trauma cranico. Nonostante il dolore, Rosalia lo accudì con dedizione, portandogli cibo e leggendo allo stesso tempo.
Che ti stai prendendo con lui? sentì Pietro una sera, in salotto, mentre Rosalia parlava con Alessio. È un adulto, lascialo! protestò Rosalia a gran voce, Pietro è come un padre per me, lo amo e lo difenderò da qualsiasi pettegolezzo! Alessio, imbarazzato, balbettò una scusa. Pietro, osservandola, capì di aver cresciuto una figlia buona e leale.
Non passarono nemmeno due mesi prima che un nuovo guaio colpisse Pietro. Il capo, su ordine di un cliente insoddisfatto, lo accusò di aver fatto una botta di soffitto scadente in un appartamento di Bologna. Il signor Leonardo Serafini dice che il soffitto pende e gli angoli sono storti. Inoltre sostiene che gli abbiamo chiesto un extra per la finitura. Pietro, furioso, replicò: Non è vero, abbiamo fatto tutto a regola darte e non abbiamo chiesto altri soldi! Il cliente, un tipo puntiglioso, continuò a lamentarsi, minacciando cause legali.
Pietro, tornato a casa esausto, trovò Rosalia pronta a consolarlo: Non ti preoccupare, papà, è solo un malinteso. Ti accompagno a parlare con lui. Lara, stanca, sospirò: Devi risolvere anche questo, altrimenti rimarrai senza lavoro. Quando Pietro incontrò Leonardo, questultimo lo sfidò con voce minacciosa: Ti farò licenziare! Ma Pietro, mantenendo la calma, gli chiese di mostrare dove avessero sbagliato. Leonardo, agitato, balbettò: Non cè niente da vedere, è tutto una truffa! Poi, improvvisamente, inciampò contro un muro, sbattendo la testa.
Pietro lo guardò con occhi di pietra e, con voce profonda, disse: Parlami onestamente, chi ti ha suggerito di denunciarci? Leonardo, tremante, confessò: Un giovanotto di nome Valerio mi ha consigliato di farlo per rovinare la vostra reputazione. Pietro, senza esitare, mostrò sul telefono la foto di famiglia dove compariva anche Alessio. Quello è il tuo futuro genero? chiese. Leonardo, colto di sorpresa, annuì, ma la sua voce tradiva il turbamento.
A quel punto, Valerio, che osservava la scena da lontano, intervenne a difesa di Rosalia: È meglio non avvicinarsi a una ragazza giovane! Pietro, impaziente, afferrò il colletto di Valerio e lo scagliò via. Basta, Valerio, non ti permetterò di disturbare la mia famiglia! Rosalia, scioccata, lo guardò con occhi lucidi, ma decise di concentrarsi sui suoi studi, lasciando che i genitori risolvesse i loro problemi.
Così, tra litigi, tradimenti e riconciliazioni, la nostra piccola famiglia trovò, a poco a poco, la via per restare unita, ricordando sempre che, come diceva la nonna, Chi si mette la mano sul cuore, non perde mai la via.






