Con un lento risveglio, Fiammetta Rossi avverte un dolore lancinante alla testa che non passa, mentre una profonda stanchezza la pervade. I ragazzi, solitamente chiassosi e disordinati, chiudono la porta in silenzio, quasi per non farsi notare. Appoggiata sui gomiti, osserva dalla finestra mentre Pietro e Chiara si addentrano rapidamente nel boschetto. Mentre scompaiono tra gli alberi, un’angosciosa sensazione di paura cresce nel suo petto.
— Chiarina! Pietrino! Non andate! — cerca di gridare, ma la sua voce è appena un soffio.
Senza risposta, le figure svaniscono tra il fogliame fitto, e il silenzio del pomeriggio sembra inghiottire ogni traccia della loro presenza. Le lacrime le solcano le guance rugose come un fiume instancabile.
Come è arrivata a questo punto? In che modo ha permesso che suo figlio la tradisse? Queste domande le rimbombano implacabili nella mente, mentre l’oscurità del momento la avvolge. Chiude gli occhi per un attimo cercando di respirare con fatica, ma riaprendoli, nessuna risposta le dona sollievo.
La sua intera vita è stata segnata da ostacoli continui. Pietro, suo figlio, è sempre stato inquieto, volubile e alla ricerca di qualcosa d’irraggiungibile. Dopo anni di viaggi e lavori saltuari, è tornato a casa con la moglie Chiara. Ma più che beni, ha portato promesse vuote e una speranza presto svanita.
Dalla nascita di Giovannino, suo nipote che vive con lei, lui è stata la sua più grande gioia, la ragione profonda che nutriva il suo spirito. Nonostante le difficoltà, gli ha dedicato amore totale e ha lavorato senza sosta, risparmiando ogni euro. Insieme al marito scomparso, avevano costruito una casa con il sogno di un futuro migliore per la famiglia.
Ma un giorno, quella quiete si è spezzata quando Pietro scopre la somma che la madre ha accumulato negli anni. Il suo comportamento cambia drasticamente: in lui sorge un’avidità vorace, pretende denaro per «investire», ignorando completamente gli insegnamenti sul lavoro e la fatica che lei gli aveva dato.
— Dammi quei soldi! — reclama Pietro insistentemente, mentre Fiammetta, stremata dalle continue pretese, rifiuta con fermezza.
Ciò che inizia come una discussione sul denaro, diventa ben presto un conflitto carico di rancore e accuse.
Il dialogo sfocia in uno scontro acceso. L’ira di Pietro monta, le sue parole diventano taglienti, additando la madre come egoista e avara. Ma in realtà, il suo vero desiderio non è solo il denaro, è affermare il proprio dominio e controllo su di lei e sulla sua vita.
Tornato Giovannino da scuola e accortosi della lite, interviene deciso, cacciando il padre dalla stanza e calmando la nonna con un po’ di valeriana. Sebbene Fiammetta mostri un debole sorriso, dentro di sé sa che può fare ben poco. Giovannino partirà per studiare in un’altra città, promettendo di tornare finiti gli studi.
Col passare dei giorni, nonostante le continue chiamate di Giovannino, Fiammetta avverte un cambiamento nell’aria. Le manca la forza per affrontare ancora tutto ciò. Suo figlio Pietro, l’ha tradita per avarizia.
Ora, nel freddo buio di un bosco e legata, una grave consapevolezza la soffoca. Come è potuta arrivare qui? Per il denaro? Per anni ha dato tutto alla famiglia, ma alla fine è stata tradita da chi amava di più.
Conclusione: La storia di Fiammetta Rossi riflette il dolore profondo che avidità e tradimento in seno alla famiglia possono causare. Nonostante i sacrifici e l’amore donato, il controllo e l’ambizione smodata di un familiare possono distruggere fiducia e unità. Questo racconto ricorda l’importanza del rispetto e dell’onestà, valori indispensabili per preservare i legami familiari nel tempo.