Incontro Imprevisto: Una Verità Rivelatrice

**Incontro Inaspettato: La Verità che Aprì gli Occhi**

Federica partì per un viaggio di lavoro a Palermo. Si sistemò in albergo, tuffandosi subito in riunioni, contrattazioni e scadenze. A tarda sera, esausta, scrisse al marito:

*”Tutto bene. Sono distrutta. Vado a dormire.”*

Massimo rispose subito:

*”Anch’io. Sono sfinito dai miei genitori, ristrutturare non è uno scherzo!”*

Dopo un bagno rilassante, Federica crollò nel letto. Ma il mattino dopo, uscendo dalla stanza, si ritrovò davanti l’ultima persona che si aspettava di vedere.

*”Massì?! Ma che ci fai qui?”* esclamò, a bocca aperta.

*”Sorpresa!”* fece lui, con un sorriso incerto. *”Volevo farti una visita a sorpresa…”*

Non fece in tempo a finire. La porta della camera di Federica si aprì, e sulla soglia apparve Luca, il suo collega, con cui aveva una relazione ben più che lavorativa.

Federica non credeva ai suoi occhi. Non si sarebbe mai aspettata di tradire Massimo, ma Luca — gentile, attento, pieno di vita — l’aveva conquistata. Massimo, sempre preso dal lavoro, freddo e distante. Suo figlio adolescente, Matteo, ormai lontano. Lei si sentiva sola, invisibile.

E poi c’era lui: giovane, divertente, con uno sguardo che la faceva sentire speciale. In trasferta ci erano andati insieme, tanto Massimo non le chiedeva mai dove fosse. Lui aveva da “aiutare i genitori con la ristrutturazione”.

Quella sera, dopo cena e una passeggiata romantica, Federica era rimasta da Luca. Al marito aveva scritto che andava a dormire. E il mattino dopo…

*”Ma che succede?!”* urlarono all’unisono.

*”Dovevi essere dai tuoi genitori!”* sbottò Federica.

*”E tu col tuo collega?!”* ruggì Massimo, indicando Luca. *”Perché ti chiama ‘amore’? Hai dormito con lui?”*

*”E tu? Chi è quella?”*

Accanto a lui, una bionda splendente sui ventisette anni.

*”È di qui. Sono venuto per lei. Ora fai le valigie. Torniamo a casa.”*

In quel momento, arrivò un messaggio di Luca: *”Me ne vado. Le scenate non fanno per me. Buona fortuna.”*

Con le mani tremanti, Federica preparò le valigie. Il viaggio di ritorno fu un incubo. Massimo non smetteva di rimproverarla:

*”Non ti credevo capace di questo. Sei una madre, una moglie! È ignobile!”*

*”Ignobile? E tu? Siamo in due, Massimo. E francamente, non credo abbia senso salvare questo matrimonio.”*

*”Non volevo divorziare. Volevo solo… qualcosa di nuovo. Ma sono pronto a dimenticare tutto. Per la famiglia. Per Matteo.”*

Federica tacque. Capiva: non c’era più amore. Se ci fosse stato, non ci sarebbero stati né Luca né quella bionda.

*”Non ci amiamo più,”* disse alla fine. *”Non siamo più una famiglia. Un doppio tradimento è la fine. Separiamoci in pace. Dividiamo casa. Matteo capirà.”*

Massimo sospirò.

*”Non credevo che l’avresti presa così… Pensavo avresti pianto, mi avresti supplicato. Invece…”*

*”È finita, Massì. Non ti odio. Siamo solo cambiati.”*

*”Va bene. La casa resta a te e Matteo. Io mi cercherò un affitto, poi comprerò. Non è un problema.”*

Federica si stupì. Massimo era generoso, sì, ma una mossa del genere era inaspettata.

*”Grazie, Massimo.”*

Passò un anno.

Federica tornava dal lavoro. Autunno, foglie secche, aria fresca. Adorava quella stagione.

*”Federica! Ciao!”* una voce familiare la fece voltare.

*”Massimo? Cosa ci fai qui?”*

*”Ero in zona, ho pensato di farmi una passeggiata. Come stai? E Matteo?”*

*”Bene. Ha una ragazza coi capelli viola… Boh, sarà la moda. A volte vengono a casa. E tu?”*

*”Da solo. Lavoro, risparmio per il mutuo. Ti ho pensata spesso… Ti ricordi quando ci perdemmo al mare e poi bevemmo spumante in spiaggia?”*

*”Sì… Ricordo tutto, Massì.”*

Camminarono a lungo lungo i viali. E all’improvviso, ogni rancore svanì. Solo loro due, senza accuse, senza dolore.

*”Federica, mi sei mancata… Ma avevo paura di dirtelo. Pensavo mi avresti respinto.”*

*”Anche a me, Massimo. Pensavo che la libertà fosse la soluzione. E invece… è solo vuoto.”*

*”Andiamo a casa?”* chiese piano lui.

*”Andiamo, amore mio. Ricominciamo. Magari un giorno ci prenderemo cura dei nipoti… anche se con i capelli viola.”*

Federica rise e gli prese la mano.

Ricominciare… A volte, è proprio quello che serve.

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