È inutile dire che la colpa di tutto questo è solo mia! singhiozza Giulia, la sorella del mio fidanzato. Non avrei mai potuto immaginare che una cosa del genere potesse succedere! Adesso non so proprio come andare avanti. Non so nemmeno come affrontare la situazione senza perdere la faccia.
Giulia si è sposata qualche anno fa.
Dopo il matrimonio, si era deciso che i neo-sposi sarebbero andati a vivere dalla madre dello sposo. I suoi genitori hanno un grande appartamento con tre camere nel centro di Bologna e sono genitori di un figlio unico.
Tengo una stanza per me e il resto è per voi! dichiarò la suocera. Siamo tutti persone educate, sono sicura che andremo perfettamente daccordo.
In qualsiasi momento possiamo andarcene! diceva poi il marito a Giulia. Non cè nulla di male nel provare a convivere con mia madre. Se poi proprio non funzionerà, ci cerchiamo un appartamento in affitto
E così fecero davvero. Ma come spesso accade, la convivenza si rivelò tuttaltro che semplice. Sia Giulia che la suocera cercarono di venirsi incontro, ma ogni giorno la situazione si faceva più pesante. I malumori si accumulavano, e periodicamente scoppiavano discussioni molto accese.
Avevi detto che, se non fossimo riusciti a convivere, saremmo andati via! diceva Giulia piangendo al marito.
E non lo stiamo già facendo? ribatteva con sufficienza la suocera. Sono stupidaggini queste, non vale la pena preparare le valigie per così poco.
Esattamente un anno dopo le nozze, Giulia rimane incinta e dà alla luce un bimbo sano.
Proprio in quel periodo, la suocera perse il lavoro e non riusciva a trovarne un altro, nessuno voleva assumere una donna vicina alla pensione. Così Giulia e la suocera si ritrovavano a passare tutto il giorno a stretto contatto, senza possibilità di evadere da quella casa. Latmosfera diventava ogni giorno più insostenibile.
Il marito, unico a lavorare, si limitava ad alzare le spalle e ad ascoltare le lamentele.
Adesso non posso lasciare mia madre sola, non ha soldi per vivere. Non posso abbandonarla, ma allo stesso tempo non posso permettermi di affittare una casa e continuare ad aiutarla. Quando mia madre troverà un lavoro, andremo via!
Ma la pazienza di Giulia cominciava a finire. Così, prende le sue cose e quelle del bambino e si trasferisce da sua madre, che vive a Modena. Salutando il marito, gli dice chiaramente che non avrebbe più rimesso piede in quella casa, e che se lui tiene davvero alla sua famiglia deve trovare una soluzione.
Giulia era convinta che il marito avrebbe fatto di tutto per riportarla a casa. Ma si sbagliava di grosso.
Sono passati ormai più di tre mesi da quando Giulia si è trasferita dalla madre, ma il marito non ha mai cercato di convincerla a tornare. Lui vive sempre con sua madre e, quando rincasa dal lavoro, parla con Giulia e con il figlio tramite videochiamata; nei weekend li va a trovare a Modena.
Lui si ritrova ad avere attenzioni e premure da entrambe le donne; la mamma, tra laltro, ora si prende cura del nipote che Giulia ha lasciato da lei quando va a lavorare, e lui non deve assumersi troppe responsabilità col bambino. In pratica, è il vincitore! E la suocera si gode la vita come prima, senza aver realmente perso nulla!
Nel frattempo, Giulia è tuttaltro che felice di questa situazione. Ama ancora suo marito, anche se è consapevole che non si sta comportando come dovrebbe.
Che cosa pensavi sarebbe successo andando via? le dice lui, Puoi tornare quando vuoi.
Probabilmente Giulia non intende davvero lasciare la casa della madre per prendersi una casa in affitto. Col congedo parentale e senza un vero stipendio, non può certo permetterselo.
È davvero questa la fine della famiglia?
Secondo voi, Giulia ha qualche possibilità di tornare nella casa della suocera senza perdere la dignità?






