La mamma prepara la cena, ma gli amici di sua figlia divorano tutto!

Sognavo di preparare la cena, ma gli amici di mia figlia hanno divorato tutto!

Mia figlia, Fiammetta, è il cuore di ogni festa. La sua generosità e allegria attirano amici come api al miele. Nella nostra casa a Firenze, cè sempre un gruppo di ragazzi intorno a lei, non solo compagni di scuola, ma bambini di ogni età. Sono felice che sia così socievole, ma ultimamente la situazione mi sfugge di mano, e sono sullorlo della disperazione.

Tutto è iniziato quando Fiammetta ha preso labitudine di invitare gli amici a casa. Linverno era rigido e non vedevo male nel farli giocare al calduccio. Allinizio, offriva loro tè e biscotti, metteva su musica, inventava giochi. Ero persino commossa dal suo senso dellospitalità. Ma ora porta a casa sconosciuti che non ho mai visto, e il loro comportamento mi lascia senza parole.

Laltro giorno, tornando dal lavoro, ho trovato due adolescenti in cucina. Divoravano il minestrone che avevo preparato per due giorni, direttamente dalla pentola. Non ne era rimasto neanche un cucchiaio! Hanno ammucchiato i piatti sporchi nel lavandino e sono usciti senza nemmeno un arrivederci. Ero furiosa. Non avevamo più niente per cena, e io ero troppo stanca per ricominciare a cucinare.

Ho provato a spiegare a Fiammetta che non può invitare estranei e offrire loro il nostro cibo. Biscotti, caramelle, va bene. Ma ciò che cè in frigo è per la famiglia. Fiammetta è diventata rossa dalla rabbia, mi ha chiamata tirchia, poi ha sbattuto la porta della sua camera così forte che i vetri hanno tremato. Si è rinchiusa e si è rifiutata di parlarmi. Mi sentivo in colpa, ma che potevo fare?

Ho preparato patate e costolette, ho chiamato tutti a tavola. Fiammetta ha rifiutato di mangiare, come se fossi la sua nemica. Il giorno dopo, prima di andare al lavoro, ho avvertito: “Cè abbastanza per due giorni, torno tardi, non contare su di me per cucinare.” Eppure, rientrando dopo le undici di sera, ho trovato mio marito, Giulio, che frigggeva patate in una cucina vuota. Gli amici di Fiammetta avevano di nuovo fatto piazza pulita. Lei si era rinchiusa di nuovo, rifiutando ogni spiegazione.

Sono sconvolta. Come farle capire? Non ascolta, mi lancia accuse assurde: “Sei egoista, odi i miei amici!” È ladolescenza? Abbiamo sbagliato, io e Giulio? Non so più come fare. Il mio cuore si spezza: voglio la felicità di mia figlia, ma non posso accettare questo caos.

Non sono avara, ma il nostro budget è già tirato. Io e Giulio lavoriamo fino allo sfinimento per mantenere la famiglia. Mi sfinisco a preparare piatti buoni, e sono estranei a goderseli. Mia madre dice: “Dovresti essere più severa!” Ma io rifiuto la violenza. Voglio risolvere con calma, ma come? Fiammetta mi evita, e ho limpressione di perdere mia figlia.

Cosa fareste al mio posto? Come farle capire che le sue azioni ci feriscono, senza offenderla? Come mettere dei limiti perché casa nostra non diventi una mensa? Avete già vissuto qualcosa del genere? Condividete i vostri consigli sono allo stremo.

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