La mia amica e madrina ha finalmente lasciato suo marito, e non potrei essere più felice per lei.

La mia amica Silvana, che è anche la mia comare, ha finalmente lasciato suo marito Vittorio, e non potrei essere più felice per lei. Quel Vittorio era proprio un bel regalo: non guadagnava un euro, passava le giornate a fare il gradasso e a correre dietro a ogni gonna. E poi, un paio di giorni fa, mi chiama Silvana, tutta raggiante di gioia, e si vanta: sta per partire per le Dolomiti in vacanza con un nuovo corteggiatore, Matteo. Ho quasi sputato il caffè quando l’ho sentita. Ma guarda un po’ come si è ripresa in fretta! Però, a dirla tutta, sono felicissima per lei—se lo merita, dopo tutto quello che ha passato.

Silvana e Vittorio sono stati insieme quasi dieci anni, e in tutto quel tempo la guardavo e pensavo: “Silvana, ma quando lo mandi a quel paese?” Lui era uno di quegli uomini che credono che la loro semplice presenza in casa sia già un grande contributo. Lavorare? Mai sentito nominare. Però ogni sera si accomodava sul divano come un re e pretendeva la cena, criticando la cucina di Silvana. E poi quelle sue “avventure” extraconiugali! Più di una volta lei l’ha beccato con messaggi sospetti sul telefono, o addirittura con il rossetto sulla camicia. Lui, ovviamente, negava tutto e la colpevolizzava: “Sei tu che mi spingi a fare certe cose!” Io le ho ripetuto mille volte: “Lascialo, sei giovane e bellissima, troverai un uomo per bene.” Ma lei sopportava, forse per amore, forse per paura di restare sola.

E poi, tre mesi fa, Silvana non ce l’ha più fatta. Mi ha raccontato di aver scoperto che Vittorio scriveva a un’altra donna e, per di più, aveva speso i loro risparmi in serate con gli amici. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ha preparato le sue cose, lo ha cacciato di casa e gli ha detto: “Basta, Vittorio, trovati un’altra sciocca.” Quando l’ho saputo, avrei voluto applaudirla. Vittorio, ovviamente, ha cercato di tornare—con i fiori, con le promesse di “cambiare.” Ma Silvana è stata irremovibile. “Ho chiuso,” mi ha detto. “Non voglio più stare con chi non mi rispetta.”

E ora, senza quasi rendermene conto, mi chiama tutta eccitata a raccontarmi di Matteo. Si sono conosciuti in un bar, figurati. Silvana era entrata per un caffè dopo il lavoro, e lui era seduto a un tavolo vicino, immerso in un libro. Dice che le è piaciuto subito: elegante, curato, con un gran senso dell’umorismo. Una chiacchiera tira l’altra, si sono scambiati i numeri. E dopo un paio di settimane, Matteo le ha proposto un viaggio sulle Dolomiti—affittare un rifugio, sciare, passeggiare nei boschi. “Ma lo capisci?” mi ha detto. “Ha organizzato tutto lui, ha pure noleggiato l’auto! Vittorio si sarebbe già lamentato dei costi.”

L’ascoltavo e non credevo alle mie orecchie. Silvana, che fino a poco prima piangeva nella mia cucina, ora ride, fa progetti e mi racconta come Matteo le insegna a preparare la pasta al pesto. “Non è il solito corteggiatore,” mi ha confidato. “Mi ascolta davvero, vuole sapere cosa penso.” E in quel momento ho capito: non è solo una storiella estiva. Lei si è innamorata sul serio, e Matteo sembra essere l’uomo giusto per rendere la sua vita migliore.

Certo, non sono mancati i pettegolezzi. Le amiche comuni già bisbigliano: “Silvana si è consolata in fretta, non è passato nemmeno mezzo anno!” E io rispondo: “Ha fatto benissimo! La vita è una sola, perché soffrire per uno come Vittorio?” Qualcuno pensa che si stia buttando troppo in fretta in questa nuova storia. Ma io vedo come si è trasformata. Prima aveva lo sguardo spento, adesso ride, scherza, si è pure tinta i capelli di un bel castano lucente. Dice: “Voglio essere bella per me e per Matteo.”

Quando mi ha parlato delle Dolomiti, non ho resistito e le ho chiesto: “Ma Silvana, chi è questo Matteo? Lo conosci bene?” Lei ha riso: “Abbastanza per andare in montagna con lui! È un informatico, lavora per un’azienda importante, e ha un gatto che adora. Un uomo perbene, non come Vittorio.” Io, ovviamente, resto un po’ preoccupata—non si sa mai, magari nasconde qualcosa. Ma Silvana è sicura: “Se dovesse andare male, ormai so come fare le valigie e chiudere la porta. Non permetterò più a nessuno di calpestarmi.”

La sua storia mi ha fatto riflettere. Quante donne sopportano uomini come Vittorio, bloccate dalla paura del cambiamento? Silvana, invece, ha preso in mano la sua vita e l’ha ribaltata. Quasi quasi le invidio quel coraggio. Non solo ha lasciato suo marito, ha ricominciato da zero—e sembra che questa nuova pagina sarà piena di colore. Le Dolomiti, Matteo, nuovi progetti… Non vedo l’ora che torni e mi racconti delle loro passeggiate tra i monti, sorseggiando vin brulé davanti al camino.

Ieri Silvana mi ha mandato una foto: indossa un cappello vivace, con le guance rosse dal freddo, in piedi davanti alle cime innevate, e accanto a lei un ragazzo carino, che immagino sia Matteo. Sotto la foto c’era scritto: “La vita ricomincia ora!” E sapete una cosa? Credo davvero che per lei tutto andrà bene. Si merita questa svolta. E Vittorio? Che continui a guardarsi allo specchio e a fare il gradasso. Silvana è già su un altro pianeta, e lì sta benissimo.

La lezione? Non lasciare che la paura ti rubi la felicità. A volte, basta un passo per ritrovare la luce.

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La mia amica e madrina ha finalmente lasciato suo marito, e non potrei essere più felice per lei.