Pensavo che dopo il divorzio avrei finalmente trovato un po’ di pace. Credevo che ognuno avrebbe preso la propria strada e che tutto si sarebbe chiuso civilmente. Ma ho imparato a mie spese che alcune persone non sanno accettare la fine di una relazione e preferiscono distruggere la vita degli altri.
Il mio matrimonio è durato appena un anno, ma ancora oggi ne pago le conseguenze. Mai avrei immaginato che la donna che una volta amavo sarebbe diventata il mio peggior incubo. E la cosa più assurda? È stata lei a chiedere il divorzio! Eppure, non mi lascia in pace.
Prima del matrimonio vivevamo nel mio appartamento a Milano. Tutto sembrava andare bene, tanto che non mi ero mai accorto di quanto fosse attaccata alla madre. Chiamate quotidiane, conversazioni interminabili… Pensavo fosse normale.
Ma dopo il matrimonio tutto è cambiato. Mia moglie ha improvvisamente deciso che dovevamo trasferirci dai suoi genitori in un piccolo paese vicino a Verona.
– Sarà meglio per noi – mi diceva. – Mamma potrà aiutarmi in casa, non dovrò cucinare né pulire. E quando avremo un figlio, sarà lei ad occuparsi di lui.
Avevo 32 anni e avrei dovuto capire che quella non era una buona idea. Ma ero ingenuo. Ho voluto darle fiducia.
E così ho commesso il più grande errore della mia vita.
Da quel momento non ero più suo marito. Ero solo una presenza in casa, qualcuno che doveva lavorare e portare soldi. Tornavo dal lavoro e lei era sempre in cucina con la madre, a ridere e a chiacchierare come se io non esistessi. Provavo a proporle di uscire insieme, ma la risposta era sempre la stessa:
– Non posso lasciare mia madre da sola, si annoierebbe.
Dopo qualche mese ha iniziato a insistere per affittare il mio appartamento.
– Tanto non lo usiamo – diceva.
Mi sono rifiutato. Speravo ancora che un giorno saremmo tornati a vivere lì. Ma quando sua madre lo ha scoperto, ha dato in escandescenze.
– I soldi non bastano mai! – urlava. – Non guadagni abbastanza e rifiuti anche delle entrate extra?!
– Guadagno il giusto – le ho risposto.
– E cosa succederà quando mia figlia andrà in maternità?!
A quel punto ho capito che in quella casa la mia opinione non contava nulla.
E poi ho iniziato a notare che mia suocera frugava tra le mie cose. Criticava il mio modo di vestire, le mie abitudini, tutto. Ma il peggio è arrivato quando ha trovato uno scontrino di un bar nella mia giacca.
– Lo sapevo! – ha gridato. – Invece di tornare a casa da mia figlia, te ne vai in giro a bere! Un fannullone, ecco cosa sei!
Quello è stato il punto di rottura. Ho preso le mie cose e sono tornato a Milano. Per una settimana mia moglie non si è fatta sentire. Poi mi ha mandato un messaggio:
“Accetto il divorzio.”
Ho tirato un sospiro di sollievo. Ma non era finita.
Dopo il divorzio è impazzita. Ha raccontato a tutti i nostri conoscenti che l’avevo tradita. Qualcuno della sua famiglia ha persino imbrattato la porta di casa mia con insulti. Sul lavoro ho dovuto spiegare a tutti che erano solo bugie.
Poi ha iniziato a supplicarmi di tornare. Quando ho detto di no, ha cambiato atteggiamento: minacce, telefonate anonime, messaggi pieni di odio. Alla fine, sono stato costretto ad andare alla polizia.
Quando ho trovato una nuova compagna, la mia ex ha perso completamente la testa. Un giorno si è presentata sotto casa mia per fare una scenata. La mia nuova fidanzata non si è lasciata intimorire e c’è stata una lite. I vicini hanno chiamato la polizia. Lei ha provato a dare la colpa a noi, ma questa volta non le è andata bene: i testimoni hanno raccontato la verità.
Ma non si è fermata. Qualche settimana fa ha distrutto il parabrezza della mia auto. Ha perfino cercato di contattare i miei genitori, ma mio padre l’ha cacciata immediatamente.
Ora io e la mia compagna stiamo per trasferirci. Tra poco diventerò padre e voglio solo vivere in pace. Ho cambiato numero di telefono per evitare qualsiasi altro contatto con quella famiglia di pazzi.
Spero che questa sia davvero la fine di questo incubo e che finalmente possa essere felice.