La mia ex moglie voleva citarmi in giudizio per metà della casa, ma non si aspettava che avessi già previsto tutto.
La mia relazione con la mia seconda moglie si è conclusa in tribunale. Non sto a dire chi avesse torto o ragione, perché in un matrimonio la colpa è sempre di entrambi. Però, diciamocelo, quando lei ha trovato un amante benestante, un imprenditore venuto dalla Svizzera che ha aperto una caffetteria nella nostra città, non ha neanche fatto troppo per nasconderlo. Alla fine, è arrivata da me e mi ha annunciato che avrebbe chiesto il divorzio e la metà della nostra casa.
Pensava che sarei impazzito dallansia, ma lappartamento lavevo comprato io, con i miei soldi guadagnati onestamente. Lei non centrava niente, a parte il fatto di averci vissuto per due anni. E ora osava avanzare pretese?
Io ho mantenuto la calma. Non ho cercato di dissuaderla dallandare in tribunale. Aspettavo solo che perdesse la causa e pagasse le spese legali. Con la mia prima moglie, infatti, era andata malissimo: tre anni di battaglie in tribunale, scandali ad ogni udienza, e alla fine, grazie a un avvocato bravissimo, aveva ottenuto metà del mio patrimonio, incluso lappartamento ereditato da mio padre.
Ma con la seconda moglie? Molto più furbo. Prima di sposarla, avevo già comprato e ristrutturato un appartamento, ma lavevo intestato a mio fratello, lunica persona di cui mi fido ciecamente. E quando è arrivato il momento del divorzio, beh a quanto pare non possedevo niente. Dopo il primo matrimonio fallito, nessuna donna sarebbe riuscita a fregarmi di nuovo.






