La nipote della nonna

C’è la mamma, e poi c’è la figlia. E la figlia è proprio la bimba della mia amica, Ginevra.

Durante una vacanza estiva in Sardegna, Ginevra rimase incinta e poi partorì una piccola. Nacque la piccolina Giulia, una bimba dritta, con la pelle dorata e gli occhietti neri.

Ginevra lavorava, mentre la figlia stareva con la piccolina, ma la sera se ne prendeva un po’ di tempo per staccare dalla routine. A volte portava a casa qualche accompagnatore. La madre di Ginevra, la nonna, ne sapeva qualcosa, ma non si intrometteva.

Quando Giulia compì cinque anni, Ginevra le disse che se ne sarebbe andata a vivere con un uomo. Il ragazzo ancora non sapeva della bambina. Ginevra chiese alla mamma di accudire Giulia.

Così la nonna dovette chiudere il lavoro e vivere con una pensione modesta. Ginevra, di tanto in tanto, le mandava qualche euro sul conto.

Giulia sentiva la mancanza della mamma. Guardava fuori dalla finestra e si spasimava a ogni rumore del palazzino. Ginevra compareva sempre più raramente, inviando denaro con una ricarica.

Un giorno decise di andare a trovare la figlia. Prese dei regali, dei dolcetti e arrivò nel tardo pomeriggio, proprio quando Giulia, uscita dalla vasca, era già in pigiama e guardava il suo cartone preferito, «Buona notte, piccoli».

Sentì la voce della mamma, saltò dal divano, corse verso Ginevra e le avvolse le braccia intorno al collo: «Mamma, ti ho tanto cercata! Ti voglio bene!»

Giulia, non farmi male, allenta le braccia. Anch’io ti voglio bene rispose Ginevra.

Ma la bambina si aggrappò così forte che la mamma faticò a scacciarle le manine. Allora Giulia la afferrò per le gambe:

Non te ne vai? Non mi lasci più? Ora siamo insieme per sempre?

Aspetta ancora, Giulia, presto la nonna ti prenderà. Ora devo andare, disse Ginevra, mentre io, in cucina, piangevo a dirotto. La nonna frugava nella sua sciarpe per trovare un tampone.

Ginevra si congedò, sbatté la porta. Giulia rimase sul pavimento, le mani sulle ginocchia, senza piangere, fissando un punto fisso.

La mamma non mi vuole, mi ha lasciata. E papà non c’è. Tutti hanno un papà, io no.

Tesoro, io ci sono per te, le disse la nonna, sollevandola dal pavimento.

Giulia si strinse a sua nonna, poggiando la testa sulla spalla.

Nonna, mi racconti la favola del gallo e della volpe?

Certo, subito dopo ti metto a letto e ti la racconto.

Le feci un cenno di addio alla cara amica, e lei mi rispose con gli occhi. Che Dio benedica la nonna, così possa crescere quella piccola. Magari Ginevra cambierà idea. Nella vita succede di tutto.

Ricordo una volta, ai tempi della vecchia Italia, una donna che aveva avuto un bambino e non ne aveva parlato al compagno. Un anno dopo, per un’emergenza medica, la verità venne fuori. Luomo, saputo il tradimento, la lasciò dicendo che non voleva una madre così per i suoi futuri figli.

Ci tengo a credere che le cose possano migliorare.

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