La suocera chiamava ogni notte alle 2:00 in punto: eravamo esausti e furiosi, finché non abbiamo scoperto il vero motivo di quelle telefonate

La suocera chiamava ogni notte alle 2:00 in punto: non riuscivamo a dormire e andavamo su tutte le furie, finché non scoprimmo il vero motivo di quelle telefonate.
Dopo il matrimonio, io e mio marito godemmo di una vita tranquilla e accogliente nel nostro appartamento a Roma. Tutto sembrava perfetto fino a quella prima, misteriosa chiamata notturna.
Alle 2:00, squillò il telefono. Mio marito, Matteo, si svegliò prima di me, prese la cornetta e impallidì.
Mamma tutto bene? borbottò, la voce ancora intorpidita dal sonno.
Lei rispose solo con un sussurro:
Matteo, dormi? Va tutto bene?
Strano, pensai. Forse si era sentita male o non riusciva a dormire. In quel momento, ebbi persino un po di compassione per lei.
Ma la notte seguente, la telefonata si ripeté. Ancora alle 2:00 in punto. La voce era sempre un bisbiglio, la stessa domanda:
Figliolo, dormi? Volevo solo assicurarmi che stessi bene.
Cominciammo a irritarci. Eravamo esausti, senza sonno, Matteo non riusciva a concentrarsi al lavoro. La mia pazienza si stava esaurendo.
La terza notte, proposi di spegnere i telefoni. Ma alle 2:30 qualcuno bussò alla porta. Era la suocera, in pigiama e a piedi nudi, lo sguardo vuoto, come in trance.
Non riuscivo a chiamare e mi sono preoccupata disse con calma, entrando senza aspettare un invito.
Ero furiosa. Matteo, però, cercava ancora di essere paziente. Amava sua madre, anche se sapeva che non era normale.
Andò avanti così per più di una settimana. La notte diventò un incubo. La pregammo di smettere, la supplicammo Niente.
Una volta le urlai contro, ma lei si limitò a sorridere. Quando, giorni dopo, scoprimmo la verità, rimanemmo sconvolti.
Quella sera, decidemmo di spegnere di nuovo i telefoni. Volevamo solo dormire, per una volta. Eravamo certi che sarebbe tornata.
Ma non venne. Ci stupimmo, e persino ci sentimmo sollevati. Mi svegliai riposata, quasi felice.
A mezzogiorno, decidemmo di andare a trovarla a Bologna, nella sua casa. Forse si era offesa o era malata.
Appena aprimmo la porta, un odore strano ci investì. Era seduta sulla poltrona, immobile, il telefono in mano, spento. Era morta.
Lautopsia rivelò che era spirata intorno alle 2:00 di notte.
E allora capimmo. Non ricevemmo chiamate perché non poteva più farle. Aveva solo paura di morire sola, e noi, senza cuore, non lavevamo capito.
Rispondete sempre alle chiamate dei vostri genitori. Potrebbe essere lultima volta.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

5 × three =

La suocera chiamava ogni notte alle 2:00 in punto: eravamo esausti e furiosi, finché non abbiamo scoperto il vero motivo di quelle telefonate