La suocera era straordinaria, finché non ha rifiutato di pagare per le lezioni del nipote

Nonna Rosa era una suocera doro finché non ha deciso di non sbrigare più i conti per le lezioni del nipotino.

Io e Marco viviamo con i piedi per terra. Abbiamo un bimbo di tre anni, Matteo, che da pochi mesi frequenta lasilo nido di un quartiere di Roma. Quando vado al lavoro il conto in banca non cambia molto: siamo ancora nella fascia nonostante gli sforzi, a malapena riusciamo a far quadrare i conti. Non compriamo nulla di superfluo e diamo la corda al superfluo.

La quota mensile dellasilo è già una spesa che ci fa rabbrividire, quindi non avevamo pensato di iscrivere Matteo a corsi extra sport, danza o logopedia per risparmiare qualche euro.

Un weekend di primavera è arrivata la mamma di Marco, la cara nonna Rosa, per un soggiorno di due settimane. Si è messa a prendere in carico Matteo, lo ha accompagnato a prendere il pranzo e lo ha ritirato ogni mattina dallasilo. Dopo qualche giorno, però, è arrivata una bolletta dallasilo nettamente più alta del solito. Mi sono chiesta da dove provenisse quel surplus: la signora Rosa aveva iscritto Matteo a qualche lezione di logopedia, a un corso di nuoto e a una piccola scuola di danza.

Quando il mese è finito, ho annullato tutti i corsi extra. Lunica cosa da pagare era il periodo già trascorso. Marco e io abbiamo iniziato a cercare disperatamente dove trovare i fondi. Marco ha suggerito di chiedere un prestito a sua madre. Labbiamo fatto. Dopo aver spiegato a Rosa il motivo del prestito, la nonna ha detto: Tranquilli, pagherò le lezioni extra. Ha girato 150 sul nostro conto con la nota Per Matteo.

Allinizio mi sentivo un po in imbarazzo: la suocera si era offerta di aiutarci, ma siamo noi i genitori responsabili di Matteo, giusto? Poi, col tempo, ho smesso di farci la voce e ho capito che non cè nulla di male nel ricevere un aiuto. Dopo tutto, perché una nonna non dovrebbe pagare le attività extra del suo nipotino? Tanto vale che le compri anche qualche giocattolo di tanto in tanto.

Da due anni Rosa paga regolarmente tutte le lezioni. Non è mai stata in ritardo, nemmeno noi le abbiamo dovuto ricordare. La nostra situazione finanziaria, però, non è migliorata. Quando Matteo è quasi pronto per la scuola dellobbligo, è di nuovo il momento di chiedersi come farlo senza le attività extra: se riesce a scrivere e a leggere bene, gli sarà più facile affrontare la prima elementare.

Ho chiamato Rosa per chiedere di rinunciare al logopedista e di usare quei soldi per delle lezioni di inglese. Matteo parla bene, quindi il logopedista non serviva più, ma la nonna ha detto con fermezza: Non pagherò le lezioni di inglese, ma il logopedista è da cancellare.

Qualche giorno dopo, sono andata dal parrucchiere per un manicure. Marco e Matteo, nel frattempo, sono andati da Rosa. Quando sono tornata a casa, ho trovato Marco con il broncio. Il piccolo aveva detto alla nonna che non sarebbe più andato alle lezioni pagate da lei, ma che avrebbe preferito linglese. Rosa si è infuriata, ci ha accusati di mentire, ha dichiarato che non ci avrebbe più dato soldi e ci ha chiesto di restituirle quanto speso il mese precedente.

Ho provato a richiamarla, ma non mi ha voluta nemmeno sentire. Ne ho abbastanza, ha sbottato. E ora tocca a noi pagare le lezioni di tasca nostra.

Quindi, non so più che fare. Se la nonna non vuole più contribuire e noi non abbiamo i mezzi, che alternative abbiamo? Marco, per di più, si è schierato dalla parte della madre, convinto da qualche verità che gli è stata raccontata. È andata così, e mi chiedo se non sia stato un po troppo ma, si sa, la famiglia è un bel guazzabuglio.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

5 × four =

La suocera era straordinaria, finché non ha rifiutato di pagare per le lezioni del nipote