La suocera ha deciso di trasferirsi nel mio appartamento, lasciando il suo alla figlia – ma io l’ho comprato con i miei soldi e mio marito non ci ha messo un centesimo!

Mia suocera ha deciso che si trasferirà a casa mia, regalando invece il suo appartamento alla figlia.

Mio marito è cresciuto in una famiglia numerosa, come spesso succede in certe zone del Sud Italia. Mia suocera ha continuato ad avere figli finché non è arrivata una femmina. Un modo di pensare particolare, ma non voglio giudicare.

Quando mi sono sposato, credevo davvero di aver trovato la felicità. Marco sembrava un uomo responsabile, coraggioso, uno di quelli che non si tirano mai indietro. Per lui la famiglia era tutto, ma non cera verso che si distaccasse da sua madre e dalla sorellina minore. Mia suocera non si preoccupava troppo dei suoi figli maschi, mentre invece la figlia era sempre la sua priorità assoluta.

Lavinia, la sorella di Marco, aveva dieci anni quando lho incontrata la prima volta. Allinizio mi era quasi simpatica, ma dopo cinque anni la pazienza iniziava a mancarmi. Non voleva studiare, frequentava certi ragazzi poco raccomandabili e, come al solito, toccava a mio marito correre a sistemare i suoi guai. Bastava una telefonata di Lavinia, anche alle tre del mattino, e Marco volava ad aiutarla.

Speravo col passare del tempo che Lavinia maturasse, trovasse marito e si sistemasse, ma niente da fare. Quando ha deciso di sposarsi, mia suocera ha preteso che i figli contribuissero economicamente alle nozze, perché lei non aveva soldi da parte. Il marito di Lavinia era povero e guadagnava poco, perciò vennero a vivere insieme alla suocera.

Quando sono arrivati i figli, la situazione si è complicata. A quel punto, mia suocera si è resa conto che la convivenza non poteva più andare avanti. Così ha trovato la soluzione perfetta: trasferirsi a casa mia e dare lappartamento a Lavinia. Il punto è che quellappartamento lho comprato io con i miei soldi, ogni singolo euro è uscito dalle mie tasche; Marco non ha mai messo un centesimo, eppure lui si dice soddisfatto: Mamma ci aiuterà.

Abbiamo solo due stanze. E io non sono per niente disposto a rinunciare ai miei spazi e alla mia privacy per nessuno. Mia suocera, però, è convinta che sia nostro dovere accoglierla sotto il nostro stesso tetto, visto che Marco è il figlio maggiore e, secondo lei, deve pensare al bene della madre.

Io voglio bene a mia moglie; il divorzio per me non è una strada percorribile. Ma come faccio a far capire a Marco che vivere con sua madre sarebbe linferno? Come posso fargli capire che io non ce la faccio? Mi sento davvero in trappola. Forse qualcuno più esperto di me potrà darmi un consiglio.

Oggi ho imparato che, per quanto si possa voler bene alla propria famiglia, è fondamentale saper mettere dei confini e difendere il proprio spazio: se non lo facciamo noi, non lo farà nessun altro.

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La suocera ha deciso di trasferirsi nel mio appartamento, lasciando il suo alla figlia – ma io l’ho comprato con i miei soldi e mio marito non ci ha messo un centesimo!