Caterina lavorava duramente perché presto la sua terza figlia si sarebbe sposata. In ufficio c’erano molte chiacchiere, ma lei cercava di ignorarle. Conosceva la verità. Non si risposò mai perché dedicò la sua vita a crescere le sue figlie e i nipoti.
Il marito di Caterina se n’era andato molto presto, lasciandola con tre figlie. Si può immaginare come fosse la sua vita in quel periodo: dormiva poco, lavorava su due turni e doveva occuparsi di tutti i doveri domestici: pulire, cucinare e, vivendo in un paese, anche del giardino e dell’orto.
La vita di Caterina divenne un po’ più semplice quando la figlia maggiore compì 10 anni. La figlia l’aiutava a prendersi cura delle due sorelle minori e restava persino da sola con loro sotto l’occhio vigile della vicina Maria. Parte dei doveri fu affidata alla figlia, permettendo a Caterina di tirare un po’ il fiato. Gli anni passarono, le ragazze diventarono quasi adulte e istruite. Arrivò il momento in cui cominciarono a decidere del loro futuro e a cercare l’anima gemella.
Un giorno, la figlia maggiore annunciò che aveva intenzione di sposarsi. Caterina era felicissima e non vedeva l’ora di conoscere il futuro genero; chiese alla figlia di presentarglielo. Roberto, il futuro genero, si affezionò molto alla suocera.
-Sposalo, figlia mia, è un uomo meraviglioso! – la incoraggiava Caterina.
Pochi sapevano quanti sacrifici fosse costato alla madre il matrimonio della sua amata figlia. Per tutta l’estate lavorò raccogliendo pomodori da un contadino per saldare i debiti contratti per il matrimonio.
Fu poi la figlia Olga a presentare il suo fidanzato. La madre era felice che anche la seconda figlia iniziasse la sua nuova vita e cominciò di nuovo a risparmiare per un altro matrimonio.
Quando nel paese iniziarono a circolare voci che presto anche la terza figlia, Agata, si sarebbe sposata, le donne sul lavoro iniziarono a punzecchiare Caterina. Una collega le disse apertamente:
– Fai bene a sposare così presto le figlie. Sei giovane, potrai trovare qualcuno per te.
– Non sposo in fretta nessuno. Ho cresciuto da sola le mie figlie e sono felice che abbiano trovato brav’uomini e che la fortuna sorrida loro. Quando anche l’ultima si sarà sposata, potrò finalmente vivere tranquillamente per conto mio. Ho adempiuto al mio dovere di madre, che solo una madre amorevole può capire.
Poco dopo, la casa di Caterina si riempì nuovamente di musica nuziale e la famiglia si riunì al completo. Non ci fu bisogno che la madre chiedesse di nuovo soldi in prestito perché le sorelle maggiori di Agata avevano ormai una vita stabile e aiutarono la madre con il matrimonio della sorella.
Oggi Caterina è in pensione. Non si è mai risposata perché ha dedicato la sua vita al bene delle figlie e dei nipoti. Ogni festività la famiglia si riunisce a casa sua. Caterina è molto felice, le dispiace solo che il marito non sia con lei, poiché lui aveva sempre sognato di avere un figlio, e ora ne ha ben tre. La felicità delle figlie ha ripagato Caterina per i suoi anni di duro lavoro e sforzi per assicurare loro un futuro migliore.