La nipote si sta sciogliendo sotto i miei occhi. Sta cominciando a odiare sia la madre che la sorella minore. Ho paura che dovrò portare la bambina a vivere con me, altrimenti finirà in tragedia.
Ho sempre pensato che una madre debba amare i suoi figli allo stesso modo. Senza preferiti, senza paragoni, senza condizioni. L’infanzia non è una competizione per l’amore. Quando sentivo storie di genitori che dividevano i figli in “migliori” e “falliti”, pensavo: “A me non capiterà mai”. Ora invece vivo dentro una di quelle storie. Solo che non è la storia di qualcun altro—è la mia famiglia. Mia figlia. Mia nipote. Il mio dolore.
Lara è sempre stata ambiziosa, esigente, orgogliosa. Non si interessava ai ragazzi comuni—solo a quelli “di prospettiva”, “con un futuro”. Alla fine ha sposato Marco, un ex atleta che ha aperto una palestra a Bergamo. Io e mio marito gli abbiamo regalato un bilocale per il matrimonio e li abbiamo aiutati a trovare un buon lavoro tramite conoscenze. Tutto sembrava perfetto: stabilità, sicurezza, un domani assicurato.
Un anno dopo, Lara è rimasta incinta, e tutta la famiglia era felice come bambini. La gravidanza è andata bene, è nata una bambina sana—Caterina, chiamata così in onore di mia madre. Lara era una madre perfetta: allattava, la faceva addormentare, la portava a passeggio. Caterina era una bambina tranquilla, ubbidiente, quasi non piangeva—nemmeno quando le spuntavano i dentini. Eravamo tutti orgogliosi di Lara.
Ma sei anni dopo, tutto è cambiato.
Lara è rimasta incinta di nuovo. Fin dall’inizio è stato difficile: pressione alta, diabete, emicranie, nausea. Ha passato sei mesi su nove in ospedale. Il parto è stato complicato, cesareo. La ripresa è stata lunga. Ed è nata Beatrice, forte e sana come la sorella maggiore. Ma Lara sembrava un’altra persona.
I primi mesi io e la nonna di Marco, Olga, abbiamo aiutato come potevamo. Io prendevo spesso Caterina a casa mia per permettere a Lara di concentrarsi sulla neonata. Olga restava con loro. Credevamo di essere d’aiuto. Ma un giorno ho sentito Lara sgridare Caterina:
— Sparisci dalla mia vista! Sono già stanca di te!
All’inizio ho pensato fossero nervi, stanchezza. Ma giorno dopo giorno è peggiorato. Lara sembrava non vedere più in Caterina sua fig***This issue tracker is ONLY for verified bugs in the*** [***GitLab Helm Charts***](https://gitlab.com/gitlab-org/charts/gitlab) ***. For feature requests, follow-up from support, or other issues, please see*** [***the other options for support***](https://about.gitlab.com/support/)***.***
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