**Lezioni di Guida**
Beatrice parcheggiò la sua macchina davanti all’ufficio e si precipitò verso l’entrata. Davanti a lei, due ragazze camminavano lentamente, chiacchierando. Proprio alle porte, si fermarono all’improvviso, bloccandole il passaggio. Senza tanti complimenti, Beatrice si infilò tra loro, le spinse via con un gesto secco e tirò a sé la porta d’ingresso.
«Ehi, ma dove vai…» Alle sue spalle, rimasero solo insulti poco eleganti.
In un altro momento avrebbe risposto per le rime, ma quel giorno Beatrice era disperatamente in ritardo. Evitò la discussione e corse verso l’ascensore, dove le porte si stavano già chiudendo. All’ultimo secondo, si lanciò dentro, urtando un uomo e spingendolo indietro.
«Scusa,» borbottò, voltandosi verso le porte che si chiudevano. Per un attimo, tra gli stipiti, intravide le facce arrabbiate delle due ragazze. Poi, l’ascensore partì. «Avrei dovuto fargli le linguacce,» pensò troppo tardi.
Il corridoio le aveva lasciato il fiato corto, i capelli erano scarmigliati. C’era uno specchio sul retro, ma l’ascensore era troppo pieno per raggiungerlo. Si lisciò i capelli con la mano.
Qualcuno sbuffò dietro di lei. Era sicura che fosse l’uomo che aveva urtato. Si voltò per controllare. Lui la fissava con il mento leggermente sollevato, o forse le sembrava solo a causa della differenza d’altezza. Sentì una nota fresca del suo profumo. Per un attimo, si guardarono. Poi Beatrice si girò di scatto, facendo volare i suoi capelli.
L’ascensore si fermò, le porte si aprirono con eleganza, e lei uscì, sentendo lo sguardo dell’uomo sulla sua schiena.
«Ti è piaciuta?» chiese Luca a Matteo mentre l’ascensore ripartiva. «Lei, invece, non sembrava proprio incuriosita da te. Pronta a fulminarti con lo sguardo, hai visto?»
«Lascia perdere. Non mi impressionano né le ciglia lunghe né le gambe snelle. Io sono un uomo navigato. Ora fa la spavalda, ma appena si sposa, vedrai che cambierà musica. “Caro, Elena e suo marito sono stati alle Maldive, e noi dobbiamo accontentarci della solita vacanza in Grecia? Che noia. Marina ha tre pellicciBeatrice scrollò gli occhi al cielo mentre Matteo, ridendo, aggiunse: «Però ammetto che ha un certo caratterino… forse dovrei chiederle un caffè dopo questa lezione di pazienza».