Finché vendiamo lappartamento, vai tu un po a stare in una casa di riposo, propose la figlia.
Grazia si era sposata in là con gli anni. Per capirci: la fortuna con gli uomini non abitava certo a casa sua, e ormai, a quarantanni suonati, aveva smesso di sperare di incontrare qualcuno che potesse redimersi al titolo di “uomo degno” ai suoi occhi.
Il quarantacinquenne Edoardo si era rivelato, diciamo così, un principe discutibile. Più matrimoni che camicie stirate, tre figli di cui, per gentile richiesta del tribunale, aveva dovuto cedere lunico suo appartamento.
Perciò, dopo qualche mese di traghettamenti per case in affitto, a Grazia toccò trascinare il marito a casa della madre, la sessantenne Maria Pia.
Edoardo, appena passato lingresso, sfoggiò la tipica espressione di uno a cui propongono di annusare il parmigiano scaduto.
Ma che roba è sto odore di vecchio? bofonchiò con un tono di rimprovero. Un po daria fresca ogni tanto, eh?
Ovviamente Maria Pia sentì tutto, ma decise di ignorarlo come si fa con la pioggia dagosto.
Dove dobbiamo dormire, esattamente? sospirò Edoardo, evidentemente poco entusiasta della sistemazione.
Grazia, in preda allansia da moglie premurosa, trascinò la madre in disparte.
Mamma, io ed Edo prendiamo la tua camera, ok? Tu magari ti sistemi nella piccolina per un po. sussurrò, come se stesse pianificando una rapina.
Nemmeno il tempo di far raffreddare il caffè, che Maria Pia fu gentilmente dirottata nel bugigattolo che chiamano stanza solo per pietà, e dovette pure trasportarsi le cose da sola: Edoardo, per principio, non toccava oggetti appartenenti a chi non possedeva una tessera del club dei quarantenni.
Da quel giorno per Maria Pia la vita prese una piega stile soap opera tragica: Edoardo non era mai contento la pasta troppo cotta, il pavimento troppo sporco, persino il colore del copriletto gli dava allergia.
Ma sopra ogni cosa, era ossessionato da quel presunto tanfo di antico che, a suo dire, lo stava portando dritto dritto in farmacia.
Bastava che Grazia bussasse alla porta che lui partiva con la manfrina della tosse catastrofica.
Così non si vive, eh! Dobbiamo trovare una soluzione! proclamava quasi isterico.
Ma non abbiamo soldi per prendere unaltra casa abbozzava Grazia, con laria di chi contava gli spiccioli in euro al supermercato.
Porta tua madre da qualche parte ribatté lui, con la faccia storta. Qui non si respira.
Dove, scusa?
Non so, inventati qualcosa! Tanto, questa casa andrebbe venduta, no? Così ne prendiamo una nuova borbottò Edoardo, improvvisando linvestitore immobiliare. Parla con tua madre!
E cosa le dico? Grazia sembrava una bambina colpevole col dito nella marmellata.
Inventati qualcosa! Tanto, la casa sarà tua dopo, no? Accorciamo la trafila, via! rispose lui con un cinismo da premio Oscar.
Mah mi sembra brutto
Ma chi conta di più per te, io o lei? Io ti ho raccolta che eri già matura! Se ti mollo adesso, chi pensi venga a pescarti, eh, vecchia zitella?
Grazia abbozzò, sgattaiolò nella sgabuzzino della madre e, con un sorriso sghembo dincertezza, attaccò:
Mamma, non starai mica bene qui, vero? provò a rompere il ghiaccio.
Mi restituite la camera? domandò timidamente la madre.
No, guarda avevamo una proposta diversa. Tanto la casa prima o poi me la lasci, vero?
Certo, cara.
Allora, perché aspettare? Vendiamo, prendiamo una bella casa, nuova, luminosa!
E se sistemassimo un po questa?
Meglio puntare in alto, no? Un appartamento con balcone grande, magari allEur
E io? Dove finisco, figlia? le labbra di Maria Pia tremavano più del caffè in centro con la tazzina sbeccata.
Intanto, vai in una casa di riposo, mamma! Ma solo per poco, poi ti veniamo a prendere, giuro! annunciò Grazia, come se avesse appena vinto una crociera.
Veramente? le chiese la madre con un filo di voce.
Certo, dai una formalità. Intanto sistemiamo tutto, un po di pazienza la rassicurò, stringendole la mano.
Così, Maria Pia, presa in contropiede e senza molte alternative, firmò la cessione della casa.
Una volta che le carte divennero ufficiali, Edoardo sfregò le mani come un usuraio del mercato di Porta Portese.
Prepara la valigia della nonna! Si va in casa di riposo!
Così, subito? Grazia sentiva lo stomaco chiuso dalla vergogna.
E che dobbiamo aspettare? Pure la sua pensione è una pizza, e mi porta solo rogne. Ha già fatto la sua vita, ora lasci che viviamo noi dichiarò Edoardo con la compostezza di un ragioniere in pensione.
Ma la casa non è ancora venduta?
Fai come ti dico, o torno single! concluse perentorio.
Nel giro di due giorni, Maria Pia e i suoi pochi averi furono caricati in auto direzione casa di riposo.
Durante il tragitto, tra un sobbalzo e laltro, la signora si asciugava le lacrime di nascosto. Il cuore già lo sentiva: qui non sarebbe finita bene.
Edoardo, ovviamente, non si prese nemmeno la briga di accompagnarle: aveva una lotta epica con gli odori da combattere in salotto.
Maria Pia fu sistemata nellistituto senza troppi complimenti, e Grazia si congedò alla chetichella, peggio di chi lascia il ristorante senza salutare.
Figlia, tornerai davvero a prendermi? chiese Maria Pia, con un filo di speranza.
Ma certo, mamma rispose Grazia, guardando il pavimento.
Nel suo cuore, sapeva che Edoardo non avrebbe mai acconsentito al ritorno della madre.
Col bottino incassato dalla vendita, la coppia comprò subito un nuovo appartamento, che Edoardo si affrettò a intestarsi.
Pochi mesi dopo, Grazia cercò di affrontare il discorso mamma, ma Edoardo montò su tutte le furie.
Solo se oserai nominare ancora tua madre, ti sbatto fuori di casa! minacciò, col cipiglio di un boss della Bovisa.
Grazia, terrorizzata, non osò più fiatare.
Qualche volta le veniva voglia di andare a trovare la madre alla casa di riposo, ma poi le lacrime che immaginava negli occhi di lei la bloccavano.
Maria Pia, per ben cinque anni, ogni giorno aspettava fiduciosa il ritorno della figlia.
Ma Grazia non si decise mai. Alla fine, il cuore di Maria Pia si fermò, sfinito dallattesa.
Solo un anno dopo Grazia lo venne a sapere, quando Edoardo, come un televenditore stanco, la sbatté fuori casa e lei tornò col pensiero alla madre.
La colpa la divorava così tanto, che, alla fine, trovò pace solo entrando in convento, per scontare la sua grande colpa davanti a Dio e magari anche a Maria Pia.






