Mi ha pregato di avere un figlio, poi è scappato da sua madre quando nostro figlio aveva tre mesi.

Mi supplicò di avere un figlio, poi scappò da sua madre quando nostro figlio compì tre mesi.

Mi chiamo Grazia, e ancora oggi non mi sono ripresa da quel colpo. Mio marito, luomo che sognava un bambino, che mi implorava di diventare madre, che giurava amore e sostegnoci ha lasciati non appena è iniziata la vera vita con un neonato. E non è partito da solo, oh no. È tornato dalla sua mamma. Mentre io, sono rimasta solacon il nostro bambino, una schiena indolenzita e un cuore a pezzi.

Luca e io ci siamo sposati tre anni fa. Allinizio, la nostra unione sembrava perfetta. Eravamo giovani, innamorati, pieni di sogni. Ma una cosa la sapevo: non bisognava affrettarsi per i figli. Dovevamo trovare il nostro equilibrio, comprare una casa più grande, mettere da parte qualche soldo. Lo sapevo perché avevo fratelli più piccoli, e conoscevo bene la fatica di accudire un neonato giorno e notte. Luca, invece, era figlio unico, coccolato, protetto, senza aver mai affrontato una vera prova difficile.

Ma quando sua cugina ebbe un bambino, Luca diventò ossessionato. Dopo ogni visita, tornava con lo stesso ritornello:

Dai, Grazia. È il momento! Perché aspettare? I giovani genitori se la cavano meglio. Se continui a «prepararti», avremo quarantanni prima di riuscirci

Cercavo di spiegargli che un figlio non era un giocattoloche bisognava alzarsi la notte, calmare le coliche, nutrire, cullare. Ma lui scrollava le spalle:

Sembra che tu aspetti una sciagura, non un bambino!

I nostri genitori non facevano che peggiorare le cose. Mia madre e mia suocera ripetevano che ci avrebbero aiutato senza risparmiarsi, che tutto sarebbe stato semplice. Alla fine, cedetti.

Durante la gravidanza, Luca fu un marito esemplare. Portava la spesa, faceva le pulizie, cucinava, mi accompagnava alle ecografie, accarezzava la mia pancia sussurrando che ci amava. Credevo sarebbe stato un buon padre.

Purtroppo, la favola finì appena tornammo a casa dal reparto maternità. Nostro figlio piangeva. Spesso. A lungo. Con o senza motivo. Cercavo di risparmiare le notti a Luca, ma il bambino si svegliava ogni due ore. Camminavo su e giù per la casa, lo cullavo, cantavo ninnenanne. Ma nel nostro piccolo bilocale, non cera scampo da quel pianto. La luce della cucina rimaneva accesa tutta la notte, e vedevo mio marito girarsi nel letto, tapparsi le orecchie, innervosirsi.

A poco a poco, diventò irritabile. Iniziarono le litigate. Tornava a casa sempre più tardi. E una sera, quando nostro figlio aveva appena compiuto tre mesi, prese la valigia senza una parola.

Vado da Mamma. Ho bisogno di dormire. Non ce la faccio. Non voglio divorziare, solo sono stanco. Tornerò quando sarà più grande.

Rimasi immobile nel corridoio, il bambino tra le braccia, il latte ancora caldo nel petto. Lui, semplicemente, se ne andò.

Il giorno dopo, sua madre chiamò. Con voce calma, come se niente fosse:

Piccola Grazia, non sono daccordo con Luca, ma forse è meglio così. Gli uomini non sono fatti per sopportare i neonati. Verrò ad aiutarti. Soprattutto, non prendertela troppo con lui.

Poi fu mia madre a telefonarmi.

Mamma, tu lo trovi normale, questo? sussurrai, con le lacrime agli occhi. Era lui che voleva questo bambino. E ora mi abbandona. Come faccio?

Cara mia, non prendere decisioni affrettate. Sì, è scappato. Ma non verso unaltra donnaverso sua madre. Significa che non ha rinunciato del tutto. Dagli tempo. Tornerà.

Ma ora non sono più sicura di volerlo indietro.

Mi ha spezzata. Mi ha tradita nel momento più vulnerabile. Quando pensavo solo a nostro figlio, a noi trelui ha gettato la spugna. Non ha resistito neanche pochi mesi. E ora mi chiedo potrò mai fidarmi di lui ancora? Contare su di lui? Era lui che voleva questo bambino. Era lui che insisteva. E non appena quel bambino è arrivato, è scappato.

Ora, tutto ricade su di me. Nostro figlio, la routine, la stanchezza, la paura. E una domanda che non smette di tormentarmi: se mi ha abbandonata in un momento cosìcosa accadrà dopo?

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Mi ha pregato di avere un figlio, poi è scappato da sua madre quando nostro figlio aveva tre mesi.