Mi sono separata da Marco Bianchi, e ora lui è felice come non lo è stato mai. È diventato la prova vivente che sono stata io a soffocarlo, a non lasciargli vivere una vita normale.
Nessuno mi ha ferita più di quel exmarito. Da tre mesi non ci incrociamo più. Lultima volta lho visto quando ho portato la nostra figlia Fiorenza a casa sua per il weekend. Sono appena dodici settimane, e lui è cambiato completamente.
Per anni gli ho detto di perdere qualche chilo, ma lui non ascoltava e ingurgitava junk food e bibite gassate, ingrossandosi sempre di più. Passava le serate seduto sul divano, e non riuscivo a strapparlo fuori di casa, figuriamoci portarli in palestra. Ora, nella piccola stanza di Via Toledo a Napoli, ha steso un tappetino da ginnastica in evidenza. Ha un taglio di capelli nuovo, i vestiti sono puliti e ordinati, nonostante non avesse nessuno che si prendesse cura di lui. Per anni non riuscivo a fargli capire come caricare e avviare la lavatrice, e ora improvvisamente sa come fare tutto da solo.
Ci siamo seduti a parlare
Ho avuto abbastanza da ascoltare. Mi ha accusato di averlo sminuito per anni durante il matrimonio, di averlo reso un idiota, ma ora non lo è più e né io né il bambino facciamo più parte dei suoi piani. Ha una nuova compagna, è al settimo cielo, e si sta costruendo un corpo, un carattere e una carriera per lei. Questo è stato l colpo più duro. Non ha più alzato un dito per me o per la nostra figlia, e si è trasformato per una donna.
La gente dice che bisogna dare quanto si vuole ricevere, ma Marco non è mai stato capace di restituire allo stesso modo. Lho amato, lho rispettato e ho commentato solo quando pensavo fosse necessario, perché lui non vedeva lurgenza di cambiare. E non ho mai ricevuto nulla da lui
Anche dopo la separazione, il suo unico interesse è stato se stesso, non la figlia che non vedeva da tempo. Vorrei che, per un attimo, avesse provato a mettersi nei miei panni, a lottare e a ottenere, in cambio, ciò che io ho sempre chiesto. Ma chi può dirlo? Il futuro è unenigmistica, e il silenzio di Marco è ancora più assordante.






