La nostra figlia è sempre stata un po misteriosa quando si parlava della sua vita sentimentale. Sì, ci raccontava degli studi, dei suoi progetti, perfino dei pettegolezzi sulle amiche, ma dei ragazzi neanche lombra. Io e mio marito scherzavamo dicendo che forse aspettava il momento perfetto per presentarci qualcuno di speciale.
E quel giorno è arrivato. Nostra figlia ci ha annunciato che voleva farci conoscere il suo fidanzato.
La domenica mattina ero già in cucina a preparare un pranzo da festa. Mio marito, intanto, bighellonava per casa con laria cupa, ma ho pensato fosse solo lagitazione tipica di un padre in quelle situazioni.
Quando è suonato il campanello, ho sorriso e sono andata ad aprire. Sulla soglia cera un uomo alto, impeccabile in un completo elegante, e accanto a lui, la nostra figlia che brillava di felicità.
“Mamma, papà, vi presento il mio ragazzo,” ha detto con un orgoglio che per un attimo mi ha stretto il cuore.
Ma listante dopo, ho visto il viso di mio marito irrigidirsi, diventare pallido come un lenzuolo.
“Tu” ha sussurrato con un filo di voce. “Cosa ci fai qui?”
Luomo si è irrigidito a sua volta, ma si è limitato a scrollare le spalle:
“Sono il fidanzato di tua figlia.”
“COOSA?” La voce di mio marito è tremata. “Fuori di casa mia! Subito!”
“Papà!” ha urlato nostra figlia, sbalordita. “Ma che succede?”
Ed è allora che mio marito ha svelato lorribile verità sul nuovo fidanzato. (Continua )
Con i pugni serrati, ha spiegato:
“Questuomo è per colpa sua che ho fatto un anno di prigione. Mi ha tradito quando eravamo ragazzi. Ci siamo messi nei guai insieme, e lui ha scaricato tutto su di me. Mi ha rubato un anno di vita. Era mio compagno di scuola.”
Il silenzio è calato pesante. Nostra figlia ci fissava, divisa tra rabbia e incredulità:
“E allora? Non è più lo stesso di ventanni fa! Io lo amo!”
Lex compagno di scuola è uscito, e nostra figlia gli è corsa dietro, sbattendo la porta.
Siamo rimasti soli. Mio marito respirava affannosamente, le mani che gli tremavano. Lo capivo: una ferita antica si era riaperta allimprovviso. Ma capivo anche nostra figlia: il cuore non si comanda.
Ora ci trovavamo davanti alla scelta più difficile. Accettare quelluomo per il bene di nostra figlia, o rischiare di perderne la fiducia per sempre.





