Il mio fratello ha portato sua moglie alla disperazione – e poi è successo l’impensabile
Mio fratello era il mio punto di riferimento
Fin da piccolo ho sempre guardato al mio fratello maggiore, Leonardo, come un esempio.
Per me era un mentore, un protettore e un modello da seguire.
Quando mi stavo per sposare, lui disse:
– Ricordati una cosa, fratellino. Mai far sapere a tua moglie quanti soldi hai. Le donne, se lasciate libere, svuoteranno le tasche. Tienila sotto controllo, non lasciare che si scatenino!
All’epoca mi sembrava che esagerasse.
Ma Leonardo era cinque anni più grande di me, già sposato, e ho pensato – quindi sa di cosa parla.
Per fortuna, mia moglie Giulia non era così.
Non rincorreva i marchi di lusso, non pretendeva regali costosi, non sognava una vita nel lusso.
Col tempo, però, io e Leonardo ci siamo allontanati – le nostre mogli non si volevano bene e lui era sempre occupato con la sua azienda.
Io suonavo in un’orchestra, lui possedeva fattorie e campi.
E ogni volta che ci vedavamo, mi preparavo ai suoi rimproveri.
Leonardo trovava sempre un motivo per criticarmi.
Il denaro contava più della famiglia
Mio fratello continuava a ripetermi:
– Sei irresponsabile! Perché vivi di stipendio in stipendio? Perché lasci che tua moglie spenda soldi in sciocchezze?
Non dicevo nulla, ma le sue parole mi ferivano.
Dopo ogni conversazione tentavo di risparmiare, ma presto dimenticavo – continuavo a vivere come sempre.
Leonardo aveva una figlia – Sofia.
L’aveva cresciuta in modi rigidi.
Niente soldi in tasca, niente vestiti alla moda, niente cosmetici.
La ragazza cresceva in un clima di severità.
A volte veniva da noi – e io e Giulia le davamo di nascosto un po’ di soldi.
A 16 anni Sofia è scappata di casa – semplicemente per sfuggire al controllo del padre.
Leonardo lo considerava comunque “giusto” – colpa sua, non ha saputo proteggerla.
Ma la cosa più terribile l’ho vista dopo…
Una vacanza che si trasformò in tortura
Due anni fa decidemmo di andare al mare con la famiglia.
E ho visto tutto.
Mio fratello tormentava letteralmente sua moglie per ogni euro.
– Ancora caffè? Non puoi berlo a casa?
– Una pizza? Sei impazzita, costa un’occhio della testa!
– Gelato per i bambini? Che bevano acqua!
Controllava ogni spesa, ogni euro, ogni scontrino.
Passeggiare con lui sul lungomare era impossibile.
I miei figli, come tutti, volevano zucchero filato, palloncini, souvenir…
Ma Leonardo scuoteva solo la testa e mormorava:
– Scommetto che volete rovinare i vostri genitori, vero?
Eppure aveva molti più soldi di me.
Aveva solo paura di spenderli.
Giulia non ce la fece più e disse:
– Restiamo qui ancora un paio di giorni. Senza di loro.
E io accettai.
Ma Leonardo partì con sua moglie quella notte stessa.
Aveva fretta – lo attendeva un’asta di macchine agricole.
Ma la mattina mi telefonarono…
Hanno avuto un incidente.
Dopo quell’episodio sono cambiato per sempre
Dicono che si sia addormentato al volante.
Ho perso mio fratello.
Da allora sono un uomo nuovo.
Non metto più da parte i soldi “per la vecchiaia”.
Non penso più a quanto costa una tazzina di caffè.
Compro regali per i figli, belle cose per mia moglie, bei vestiti per me.
Sì, i soldi servono.
Ma a cosa servono se li accumuli senza vivere?
È stupido mantenere una stretta sui soldi come se potessi portarli con te nella tomba.
La cosa più importante è non perdere chi ami.
Perché non si possono comprare.
Con nessuna somma di denaro.