Mio marito non vuole cedere l’appartamento ereditato dalla zia a nostra figlia: è giusto assegnare la casa alla primogenita universitaria o venderla e dividere equamente il ricavato tra i tre figli?

Diario, 12 maggio

La zia di mia moglie ci ha lasciato in eredità un piccolo appartamento nel cuore di Firenze. Non è grande, ma la posizione è davvero comoda per chi studia o lavora in città. Abbiamo tre figli: la maggiore, Bianca, ha diciannove anni e frequenta luniversità; il nostro figlio maggiore, Matteo, ha dodici anni; il più piccolo, Paolo, solo cinque. Viviamo in un appartamento spazioso con tre camere da letto, per cui ognuno ha il proprio angolo.

Ultimamente, io e mia moglie ci siamo accesi in una discussione sulleredità. Secondo lei dovremmo offrire lappartamento a Bianca: ormai è una giovane donna, potrebbe voler mettere su famiglia tra qualche anno. Io, invece, penso che sarebbe ingiusto nei confronti dei fratelli. Avevo proposto di vendere limmobile e mettere i trentacinquemila euro ricavati da parte, dividendoli equamente ai ragazzi non appena saranno maggiorenni. Ma lei sostiene che è una follia: con quei soldi oggi non si compra nemmeno un monolocale a Firenze!

Anche se facessi come suggerisce mia moglie, quei soldi verrebbero congelati sui conti dei ragazzi. Bianca potrebbe prenderli tra pochi mesi e, forse, comprarsi una macchina usata. Ma secondo me, meglio avere poco ma certo che aspettare il miracolo di una casa per ciascuno. Dopotutto, con almeno un figlio sistemato, chissà che in futuro non si possa aiutare i ragazzi a trovare anche per loro una soluzione abitativa.

La mia preoccupazione più grande è che regalare la casa solo a Bianca potrebbe rovinare il rapporto tra fratelli. Lei dice che i ragazzi sono piccoli e non capiscono ancora i discorsi degli adulti e che avremmo tempo per pensare anche a loro. Forse è vero, ma tra ventanni, se rimarranno solo i ricordi delle scelte fatte, i rancori potrebbero uscir fuori.

In ogni caso, finora non abbiamo detto nulla a Bianca: volevamo prima riflettere bene. Tra laltro, lappartamento necessita di una ristrutturazione importante, è davvero vecchio e in questo momento non abbiamo i soldi per sistemarlo.

Guardo questa situazione e mi chiedo chi abbia ragione: io, che voglio essere equo con tutti, o mia moglie, che crede sia meglio pensare allimmediato di Bianca? Oppure cè una terza strada che non vediamo? Forse la saggezza non è sempre in ciò che appare razionale o giusto, ma nel trovare una soluzione che aiuti la famiglia a restare unita, senza rimpianti.

Oggi ho capito che nelle questioni di famiglia non esistono scelte perfette, solo scelte fatte con il cuore.

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