Il marito si rifiuta di lasciare lappartamento ereditato alla figlia
La zia di mio marito gli ha lasciato in eredità un piccolo appartamento nel centro di Bologna. È una casa di modeste dimensioni, ma la posizione è molto comoda. Mio marito ed io abbiamo tre figli: la nostra figlia maggiore, Alessandra, ha diciannove anni e sta frequentando luniversità. Il nostro figlio di mezzo, Matteo, ha dodici anni, e il più piccolo, Lorenzo, ha solo cinque anni. Attualmente viviamo tutti insieme in un ampio appartamento con tre camere da letto, così i ragazzi hanno il loro spazio.
Largomento tra me e mio marito nasce proprio per via di questa casa. Gli ho suggerito che forse Alessandra potrebbe andarci a vivere, ormai è cresciuta, si fa la sua vita e magari tra poco si sposerà. Mio marito però la vede diversamente: pensa che sarebbe profondamente ingiusto nei confronti dei fratelli. Secondo lui, sarebbe più equo vendere l’appartamento e dividere il ricavato in euro tra i tre figli, ma secondo me è assurdo; con quei soldi i ragazzi non ci comprerebbero davvero nulla di utile.
Anche seguendo il suo piano, il denaro rimarrebbe bloccato sui loro conti fino a quando i ragazzi non saranno maggiorenni e, a quel punto, forse Alessandra potrebbe acquistarsi una Panda usata, nulla di più. Io credo fermamente nel proverbio italiano che dice: meglio un uovo oggi che una gallina domani. Almeno una casa per uno dei figli dovremmo assicurarla. Per i due maschi, poi, si troverà una soluzione col tempo.
Mio marito teme che dare la casa ad Alessandra possa minare per sempre il rapporto con i fratelli, rendendo impossibile avere una famiglia serena. Secondo lui, questo gesto lascerebbe strascichi per sempre. Io invece penso che i ragazzi, dati i loro anni, non si rendono davvero conto della portata di questa situazione, quindi cè ancora tempo per valutare con calma anche il loro futuro.
Non abbiamo ancora parlato ad Alessandra di queste questioni. Abbiamo preferito tenerci tutto per noi, almeno per il momento. Lappartamento della zia, comunque, richiede una ristrutturazione praticamente totale: al momento, così comè, non si potrebbe nemmeno abitarci. E purtroppo, adesso non abbiamo abbastanza soldi per sistemarlo.
Mi chiedo chi abbia ragione fra me e mio marito. Dovrei continuare a insistere per la mia idea, cercando di trovare una soluzione per almeno uno dei nostri figli, oppure vale la pena ascoltare il ragionamento di mio marito? O forse esiste unaltra strada, che né io né lui abbiamo ancora considerato?






