Morbido inizio, duro risveglio

― Allora, stavolta non venite per solo tre giorni, vero? Rimarrete più a lungo, Elena? Perché non parli?
― Signora Silvia, tanti auguri ancora! Stia bene, si prenda cura di sé! Non appena Alessandro ed io decideremo tutto, la chiameremo subito.
Chiara riattaccò in fretta.
“Brr, possibile?”, pensò lasciando il telefono. “La conversazione pareva cordiale, mia suocera insolitamente affabile per il suo compleanno, eppure ho sentito un’urgenza di farla finire fin dal primo istante”.

Non voleva trascorrere le vacanze con la suocera. Sognava qualsiasi altro luogo per sé, Alessandro e i ragazzi. Aveva tentato di suggerire un’alternativa all’annuale pellegrinaggio nella villa di campagna della signora Silvia. Ma Alessandro restava inflessibile. Così era cresciuto: gli anziani vanno rispettati. Non presentarsi sarebbe stato inaccettabile.

\*\*\*
― E tu vorresti che smettessimo di visitarla persino in ferie? I bambini dimenticherebbero di avere una nonna
― Ma non hai mai pensato, — Chiara sussurrò mentre fissava le mani, — che queste visite servono solo al tuo bisogno di essere il figlio perfetto?

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