Svegliandosi nel cuore della notte, Caterina avvertì un vuoto accanto a sé. Confusa, allungò una mano, sperando di sentire il calore rassicurante del marito, Matteo.
Ma il sonno non tornava, e Matteo sembrava non avere intenzione di rientrare nel letto da almeno un quarto dora. Il cuore di Caterina iniziò a battere allimpazzata, e si sedette, fissando loscurità della stanza. E se fosse successo qualcosa? Magari si sentiva male?
Cercò di calmarsi, pensando che forse Matteo si fosse alzato per linsonnia e stesse lavorando a qualche progetto. Ma linquietudine non la abbandonava.
Decisa a non lasciarsi sopraffare dallansia, Caterina si alzò con cautela dal letto e, aprendo silenziosamente la porta della camera, si avviò in punta di piedi verso la cucina. Pochi passi prima di arrivare, si fermò di colpo.
Sentì la voce di Matteo. Stava parlando al telefono. Laltoparlante era abbastanza alto da distinguere le parole dellinterlocutrice.
“Sì, amore, ho già prenotato i biglietti per la Grecia,” disse la voce di Matteo, carica di eccitazione. “Passeremo un tempo indimenticabile insieme. Nessuno lo saprà mai.”
Caterina sentì il terreno svanirle sotto i piedi. Il suo mondo crollò in un istante. Ogni parola, ogni frase la trafissero come lame affilate.
Tanti anni insieme, tanti progetti, gioie e dolori vissuti fianco a fianco. Come aveva potuto?
Caterina tornò in camera. Sdraiata nel buio, sentiva le lacrime scorrere sulle guance. Il suo cuore si spezzava dal dolore, mentre dentro di lei ribolliva una miscela di rabbia, delusione e amarezza.
Alla fine, con determinazione, si alzò, si avvicinò allarmadio e iniziò a riempire una valigia con le cose di Matteo.
Quando lui rientrò in camera, la vide con la valigia e chiese sorpreso: “Che succede?”
Caterina lo fissò, gli occhi pieni di freddezza. “Ho preparato la tua valigia,” disse con calma. “Perché la porti con te in Grecia.”
“Di cosa stai parlando?” fece Matteo, nervoso, con un sorriso forzato.
“Non fingere, Matteo. Ho sentito la tua telefonata in cucina.”
Lui impallidì, le mani iniziarono a tremare. Voleva dire qualcosa, ma Caterina lo interruppe. “Il resto delle tue cose le metterai via da solo. Prendi la valigia e vai in albergo, o dove preferisci. E dopo la tua ‘vacanza’, non voglio più vederti qui.”
Quella notte, la vita di Caterina cambiò per sempre.
Quando Matteo se ne andò, si coricò di nuovo, pur sapendo che non avrebbe dormito. Ma un pensiero non la abbandonava: ora tutto sarebbe stato diverso. Niente più illusioni, niente più dolore per un tradimento. Finalmente era libera.
Voi che ne pensate? Caterina ha fatto bene? O avrebbe dovuto tacere? Scrivete le vostre opinioni nei commenti!
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