**Nipoti Offesi**
Quando Elisa rientrò a casa con le figlie, le trovò in lacrime. Le bambine erano appena tornate dalla nonna e si sentivano umiliate.
«Mamma, la nonna non ci vuole bene…» singhiozzavano all’unisono. «A Luca e Sofia permette tutto, mentre a noi dice sempre di no! A loro regala dolci e giochi, a noi solo “non toccare”, “non disturbare”, “andate in un’altra stanza”».
Elisa serrò le labbra. Il cuore le si strinse dal dolore. Lo aveva provato tante volte, ma sentirlo dalle figlie era diverso.
La suocera, Valentina Romano, non aveva mai mostrato affetto per le figlie di Elisa. Invece, adorava i nipoti della sua vera figlia, Luca e Sofia. A loro tutto, agli altri le briciole. O peggio.
Una volta Elisa aveva cercato di ignorare la situazione. Si ripeteva che la nonna era anziana, di carattere difficile. Ma anno dopo anno, era diventato chiaro: per Valentina, i nipoti erano divisi in “veri” e “falsi”. E persino il sangue non contava, se veniva dalla donna “sbagliata”.
Le bambine raccontarono come la nonna le avesse sgridate perché ridevano forte, e poi, cinque minuti dopo, avesse permesso a Luca di far sfrecciare le macchinine sul pavimento, pur facendo più rumore. O come avesse portato una torta per i “suoi ospiti”, mentre a loro aveva offerto solo un tè.
Il peggio accadde quando Valentina mandò le nipoti a casa da sole. Dovevano attraversare un terreno desolato, al freddo. Avevano solo sette anni, tremavano per il gelo e avevano paura dei cani. E la nonna non si era neanche preoccupata di avvisare i genitori.
Quando Elisa lo scoprì, non trattenne le lacrime. Chiamò Valentina, ma quella sbuffò:
«Devono imparare a cavarsela. Alla loro età, io andavo già al mercato da sola».
Quella volta, suo marito, Marco, litigò seriamente con la madre per la prima volta. Senza urlare, le disse:
«Mamma, se non riesci ad essere una nonna per tutti i tuoi nipoti, allora non esserlo affatto».
Passarono gli anni. Le bambine crebbero intelligenti e gentili, e smisero di chiedere di vedere la nonna. Intanto, Valentina invecchiava. Le visite dei dottori e le medicine sostituirono i dolci, la TV prese il posto delle visite.
Un giorno provò a chiamare i nipoti. Luca era impegnato, Sofia doveva studiare. Allora si ricordò di quelle “altre”.
«Che vengano, che puliscano e mi portino la spesa. Sono pur sempre loro nonna…».
Elisa ascoltò, tacque un momento, poi rispose:
«Lei è la loro nonna? E loro, per lei, chi sono? Ricorda quando disse: “Io non vi ho chiamato”? Beh, ora non verranno. Perché non l’hanno dimenticato».
Il telefono rimase muto. E nella casa di Valentina tornò il silenzio. Ma questa volta, era un silenzio vero. E senza rimedio.
**Lezione imparata:** L’amore non si divide in compartimenti. Se non lo dai a tutti, prima o poi non lo avrai più da nessuno.