Non hai coscienza. Non vedi quanto è difficile per Daniele? È tuo fratello, avresti potuto aiutarlo. Pensi sempre solo a te stesso.
Poco fa, mia madre mi ha chiamato chiedendomi di portare via tutte le mie cose dal suo appartamento.
Qui non riusciamo neanche a muoverci per colpa della tua roba, mi ha detto.
Questa conversazione è arrivata dopo che mi sono rifiutato di dare a mio fratello, Daniele, i soldi per lanticipo di un appartamento. Sì, dare, non prestare, perché so benissimo che non me li restituirebbe mai.
Dopo il mio rifiuto, Daniele è uscito furioso dal mio appartamento. Era convinto che gli avrei regalato tutti i miei risparmi solo perché lui ha una famiglia e dei figli, mentre io no.
Ho bisogno di parlarne, perché sento che i miei parenti sono ingiusti, soprattutto proprio prima delle feste.
Quando mi sono trasferito a Milano per studiare, ho subito trovato un lavoro part-time.
Allinizio vivevo in una residenza universitaria, poi ho affittato un appartamento con un amico. Non volevo dipendere dai miei genitori, così ho lavorato duramente non solo per mantenermi, ma anche per aiutare mia madre.
Lei non mi ha mai chiesto soldi direttamente, ma voleva sempre che le portassi qualcosa di utile: vestiti, scarpe, oggetti per la casa.
E per quanto riguarda la spesa, arrivavo sempre con le borse piene di cibo.
Mia madre vive in un trilocale con Daniele. Nostro padre è morto tre anni fa.
Mio fratello non ha mai avuto interesse per lo studio. Finite le superiori, è partito per lavorare in Irlanda, ma lunica cosa che è riuscito a comprare in quel periodo è stata unauto vecchia. Quando è tornato, ha iniziato a fare il tassista.
Poi si è sposato e ha portato sua moglie, Beatrice, a vivere nellappartamento di nostra madre.
Erano sempre a corto di soldi perché Daniele viveva alla giornata. Appena lui e Beatrice prendevano lo stipendio, lo spendevano tutto quasi subito.
Sia mia madre che i genitori di Beatrice li aiutavano regolarmente. Daniele sapeva che cera sempre qualcuno pronto a tirarlo fuori dai guai, quindi non ha mai cercato di migliorare la sua situazione finanziaria.
Ora, Daniele e Beatrice hanno due figli, e il terzo è in arrivo.
Hanno deciso che lappartamento di nostra madre era diventato troppo piccolo e hanno iniziato a pensare di comprarne uno loro.
Intanto, io vivo in affitto con il mio fidanzato, Luca. Stiamo pensando di sposarci, ma abbiamo deciso di aspettare un momento migliore. I nostri stipendi sono stabiliLuca fa il sviluppatore software, e io gestisco diversi negozi online.
Non sprechiamo soldi in cose inutili; invece, stiamo risparmiando per comprare una casa, così dopo il matrimonio avremo un posto nostro.
Mia madre sapeva dei nostri piani, ma ha comunque fatto capire a Daniele che poteva chiedere un aiuto economico a me.
Vogliono comprare casa, ma non hanno i soldi per lanticipo, mi ha detto mia madre.
Quando Daniele è venuto da me e mi ha chiesto apertamente i soldi, ho detto di no.
Era furioso. Pensava che glieli dovessi semplicemente perché lui ha una famiglia e io no.
Poi, mia madre mi ha chiamato e mi ha detto:
Non hai coscienza. Non vedi quanto è difficile per Daniele? È tuo fratello, avresti potuto aiutarlo. Pensi sempre solo a te stesso.
Poi ha aggiunto:
Vieni a prendere le tue cose dal nostro appartamento. Qui non riusciamo a muoverci con tutta la tua roba. E non venire neanche a Natale. Daniele è arrabbiato con te, e nemmeno io ho voglia di vederti.
Non ho discusso. Prenderò le mie cose e cercherò spazio nel mio appartamento in affitto. E quando io e Luca compreremo casa nostra, le sposterò lì.
Avrei potuto prestare i soldi a mio fratello, ma so che non me li ridarrebbe mai. E non ha neanche chiesto un prestitosi aspettava che gli regalassi i miei risparmi.
Solo perché ha dei figli
Come affrontereste una situazione del genere?
