Questa sofferenza non svanisce
Quanto è breve la vita umana. Facciamo progetti, spendiamo energie e tempo in cose superflue, perseguiamo il successo, il denaro, l’approvazione altrui. E coloro che realmente ci amano, che ci hanno dato la vita, che non ci tradiranno mai, inspiegabilmente li mettiamo in secondo piano…
L’ho compreso troppo tardi.
Mio padre se n’è andato presto, mentre mia madre ha vissuto solo per me.
Mio padre è venuto a mancare quando ero ancora un bambino. È deceduto a causa di una grave malattia, e io non lo ricordo quasi affatto. Solo mia madre parlava sempre di quanto fosse una brava persona.
Non si è mai risposata.
– Ho amato solo lui – diceva – e lo amo ancora. Credo che un giorno ci incontreremo di nuovo.
Ascoltavo i suoi racconti, vedevo come nei suoi occhi si accendeva una luce quando parlava del passato. Credeva nell’amore, nel destino, nelle favole.
Ma la sua vita dopo la morte di mio padre era ben lontana da una favola.
Ero il suo unico figlio, e lei mi dava tutto se stessa. Lavorava, si prendeva cura di me, si sforzava affinché avessi tutto.
E io…
Ho dimenticato che i genitori non sono eterni.
Sono partito, ho iniziato una nuova vita, mentre mia madre rimaneva ad aspettare.
Cinque anni fa, mi sono sposato e mi sono trasferito in un’altra città.
È nato nostro figlio – Michele.
La vita è diventata frenetica. Famiglia, lavoro, poi un secondo lavoro – dovevo guadagnare di più, provvedere a