Non Ho Mai Amato Mia Moglie e Glielo Ho Sempre Detto: La Colpa Non È Sua — Noi Viviamo Bene

**Giornale Personale**

Non ho mai amato mia moglie e glielho detto più volte. La colpa non era sua vivevamo abbastanza bene.

Mi chiamo Lorenzo De Luca, abito a Verona, dove i ricordi di tempi difficili rimangono impressi nei nostri cuori. Non ho mai amato mia moglie, Federica, e glielho confessato come una verità amara che quasi non reggo. Non se lo meritava mai un dramma, mai un rimprovero, sempre dolce, premurosa, quasi una santa. Eppure, il mio cuore restava freddo, come il ghiaccio dellAdige in inverno. Mancava lamore, e questo mi divorava dentro.

Ogni mattina mi svegliavo con lo stesso pensiero: andarmene. Sognavo una donna che accendesse un fuoco in me, che mi togliesse il fiato. Ma il destino mi ha giocato un tiro crudele, sconvolgendo tutto. Federica era comoda come una vecchia poltrona. Teneva la casa impeccabile, era bella da far voltare la testa, e gli amici mi chiedevano: «Dove lhai trovata, fortunato?» Nemmeno io sapevo perché meritassi la sua fedeltà. Un uomo qualunque, senza niente di speciale, eppure lei mi amava come fossi il suo mondo intero. Comera possibile?

Il suo amore mi soffocava. Peggio ancora era lidea che, se me ne fossi andato, un altro lavrebbe conquistata. Uno più in gamba, più bello, più ricco qualcuno che sapesse apprezzare quello che io no. Quando la immaginavo tra le braccia di un altro, una furia cieca mi invadeva. Era mia anche se non lavevo mai amata. Quel senso di possesso era più forte di me, più forte della ragione. Ma si può vivere una vita intera accanto a qualcuno per cui il cuore non batte? Credevo di sì, ma mi sbagliavo dentro di me cresceva una tempesta che non potevo fermare.

«Glielo dirò domani,» decisi prima di dormire. A colazione, raccolsi quel poco di coraggio che avevo. «Federica, siediti, dobbiamo parlare,» iniziai, guardandola negli occhi sereni. «Certo, amore, cosa cè?» rispose con la solita dolcezza. «Immagina se divorziassimo. Io me ne vado, viviamo separati» Rise, come se avessi fatto una battuta: «Che pensieri strani! È un gioco?» «Ascolta, sono serio,» la interruppi. «Va bene, immagino. E allora?» chiese, ancora sorridente. «Dimmi la verità: troveresti qualcuno se me ne andassi?» Rimase immobile. «Lorenzo, cosa ti prende? Perché pensi queste cose?» La preoccupazione le velava la voce. «Perché non ti amo e non ti ho mai amata,» dissi, come un colpo secco.

Federica impallidì. «Cosa? Scherzi? Non capisco.» «Voglio andarmene, ma lidea di vederti con un altro mi fa impazzire,» dissi, la voce che tremava. Tacque, poi, con un tono triste e saggio, rispose: «Non troverò nessuno meglio di te, non preoccuparti. Vattene, resterò sola.» «Me lo prometti?» sbottai senza volerlo. «Certo,» annuì, fissandomi. «Aspetta, ma dove andrò?» esitai. «Non hai un posto?» chiese sorpresa. «No, siamo sempre stati insieme. Sembra che dovrò restare qui vicino,» mormorai, sentendo il terreno mancarmi sotto i piedi. «Non preoccuparti,» disse Federica. «Dopo il divorzio, possiamo scambiare questa casa con due più piccole.» «Davvero? Non mi aspettavo che mi avresti aiutato così. Perché?» chiesi, stordito. «Perché ti amo. Quando si ama, non si trattiene con la forza.» Le sue parole suonarono come una condanna.

Passarono mesi. Divorziemmo. Poi, arrivarono le voci: Federica aveva mentito. Aveva trovato un altro alto, sicuro di sé, dal sorriso affabile. Lappartamento ereditato dalla nonna non lo aveva nemmeno diviso. Rimasi senza niente senza casa, senza famiglia, senza fiducia. Il tradimento si rivelò, una pugnalata alle spalle, e ancora oggi sento la sua voce: «Resterò sola.» Una bugia. Fredda, calcolatrice, e io ci credetti, come un idiota.

Ora, come fidarmi delle donne? Non lo so. La vita con lei era comoda, ma vuota, e ora non ho neanche quello. Sono in una stanza in affitto, fisso il muro, rivivendo quella conversazione. La sua calma, le sue parole tutto era una maschera. Gli amici dicono: «È colpa tua, Lorenzo, cosa ti aspettavi?» E hanno ragione. Non lamavo, ma volevo trattenerla, come un oggetto. E lei se nè andata, lasciandomi nella solitudine che tanto temevo. Forse è la mia pena per la freddezza, per legoismo, per non aver capito il suo cuore. Ora sono solo, e il silenzio intorno fa più male della sua partenza. Cosa pensano del mio gesto? Nemmeno io so chi sia il più grande stolto io o lei.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

fifteen + sixteen =

Non Ho Mai Amato Mia Moglie e Glielo Ho Sempre Detto: La Colpa Non È Sua — Noi Viviamo Bene