Non sei una moglie, sei una domestica. Non hai figli!
Mamma, Lucia verrà a stare qui con noi per un po. Stiamo ristrutturando il nostro appartamento e lì non si riesce nemmeno a respirare. Abbiamo una stanza libera, perché dovrebbe rimanere tra calcinacci e polvere? spiegò Marco, il marito di Lucia.
A quanto pare, lui non si faceva alcun problema, ma non si poteva dire lo stesso di sua madre e di sua moglie. La suocera non aveva mai potuto sopportare Lucia.
Devo lavorare, non posso restare qui tutto il giorno sussurrò Lucia.
Lucia lavorava da casa e aveva bisogno di tranquillità. Marco stava fuori tutto il giorno per lavoro, e non era facile convivere sotto lo stesso tetto con la suocera. Lucia era abituata ai suoi silenzi, alla libertà di girare per casa senza che nessuno le desse fastidio.
Lucia guardava la suocera e non trovava le parole. Anche se la donna non voleva Lucia in casa, non cerano alternative. Si sedettero comunque a tavola per la cena.
Lucia, potresti passarmi la tua famosa insalata? chiese Marco.
Marco, lascia stare quella roba piena di schifezze, sbottò la suocera. Te ne ho fatta una io, più sana.
Lucia cambiò espressione. Suo marito era allergico ai pomodori comera possibile che la suocera se ne fosse dimenticata? Quando Marco era piccolo, sua madre non aveva mai dato peso a certe cose. Diceva sempre che andare dai dottori era una perdita di tempo, bastava dargli una pastiglia.
Marco è allergico. Perché hai messo i pomodori nellinsalata? insistette Lucia.
Ma cosa dici? Cè solo un pomodorino dentro, non succederà nulla rispose la suocera.
Può stare male.
Lucia, basta adesso. Non è vero che è allergico. Sono la sua madre, lo conosco meglio di te.
Sono sua moglie. Mi occupo di lui.
Tu non sei una moglie, sei solo una domestica. Non hai figli! Quando li avrai, allora potremo parlare.
Lucia si alzò di scatto dal tavolo e corse in camera da letto. Sua suocera sapeva sempre dove colpirla. Marco la raggiunse per consolarla.
Marco, scusami. Forse è meglio che vada dai miei genitori. O magari lavorerò dallufficio. Non posso convivere con tua madre.
Fammi parlare con lei, vedrai, cambierà.
No, Marco, ormai labbiamo già vissuta questa situazione mille volte. Non potremo mai andare daccordo sotto lo stesso tetto.
Alla fine furono costretti ad affittare un appartamento per un po, per evitare lennesimo dramma familiare. La suocera si lamentava, ma non aveva scelta. Lucia invece era sollevata e felice di avere un marito così comprensivo e generoso.
A volte, per trovare davvero la pace e il rispetto, bisogna avere il coraggio di mettere dei confini anche con la propria famiglia. Solo così si riesce a proteggere larmonia della propria vita.






