Oggi non so come andare avanti. Mia sorella si è rivelata una traditrice.
Io e mio marito eravamo, come si suol dire, pane e salame. Tutti ci invidiavano: una coppia tranquilla, senza litigi, una famiglia serena. Lui era sempre gentile con me, sia in casa che fuori. Anche le amiche si stupivano, dicevano che era impossibile avere tanta armonia, che prima o poi sarebbe finita. Io ridevo, ma avrei fatto meglio a non farlo… Chissà, magari l’hanno stregato.
Tutto è crollato all’improvviso. È iniziato quando la mia sorella minore, Beatrice, ha perso il lavoro. Si è ritrovata senza soldi e piena di rimorsi. Siamo sempre state unite, soprattutto dopo la morte di nostra madre, perché per lei ho fatto da genitore. Senza pensare due volte, l’ho invitata a stare da noi finché non avesse trovato un nuovo impiego. Le abbiamo dato la stanza degli ospiti.
All’inizio andava tutto bene. Ma presto è iniziato qualcosa di strano. Mio marito, Davide, è diventato nervoso, irritato. Niente lo rendeva felice come prima. Quel sorriso che mi accoglieva al mio rientro dal lavoro è sparito. Inizialmente pensavo fosse lo stress, ma poi ha iniziato a lamentarsi di Beatrice: posava le tazze nel posto sbagliato, stendeva il bucato male.
Un giorno ho provato a parlarle, sottolineando con delicatezza che doveva stare più attenta per non sconvolgere le nostre abitudini. Ha annuito, dicendo che avrebbe fatto più attenzione.
Poi è successo quello che ha cambiato tutto.
Quel giorno sono tornata a casa prima. L’appartamento era silenzioso. Pensavo che non ci fosse nessuno, ma quando ho aperto la porta della camera, mi sono sentita mancare. Sotto la nostra coperta, c’erano loro. Mio marito. E mia sorella.
Non hanno nemmeno tentato di giustificarsi. Ho chiuso la porta senza dire una parola e sono andata in cucina. Il cuore batteva all’impazzata, le orecchie mi ronzavano. In un attimo, il mio mondo è crollato. Tutto ciò in cui credevo era una menzogna.
Non ho urlato, non ho fatto scenate. Ho semplicemente messo le sue cose vicino alla porta. Lei l’ho cacciata subito. Non avevo la forza di ascoltare le sue lacrime o le sue scuse. Come ha potuto farmi questo? Come si può distruggere la propria famiglia e quella altrui?
Sono passati mesi, ma ancora non trovo risposta: come si supera un tradimento del genere? Si può davvero perdonare? La mia anima è vuota. Tutto quello che avevo di caro mi ha tradito.
Ma cerco di andare avanti. Giorno dopo giorno, respiro un po’ meglio. Dicono che il tempo guarisca ogni cosa. Non ne sono sicura. Però credo che un giorno imparerò di nuovo a fidarmi. Solo non così ciecamente.