Non venire al mio matrimonio, sarà solo per ricchi”: così la figlia ha detto al padre lavoratore che l’ha cresciuta da solo

“Non venire al mio matrimonio, sarà solo per i ricchi”: così disse la figlia al padre lavoratore che l’aveva cresciuta da solo.

**”Non venire, ci saranno solo persone riche”: queste le parole della figlia al suo umile padre, che l’aveva cresciuta da solo.**

Giorgio Rossi aveva dedicato la sua intera esistenza a un unico scopo: fare di sua figlia una persona perbene. Quando il destino bussò alla sua porta e sua moglie morì per un aneurisma, la piccola Beatrice rimase sola con lui. Aveva appena trentanni e, da allora, non pensò mai a se stesso. Ogni goccia di sudore, ogni centesimo guadagnato, ogni respiro della sua anima tutto era per quella bambina.

Vivevano nella periferia di Bologna, in una vecchia casa ereditata dai nonni. I soldi non bastavano mai Giorgio lavorava in cantiere, scaricava camion quando poteva e, nelle notti più fredde, faceva il turno di guardia. Ma faceva di tutto perché Beatrice avesse uninfanzia serena. Una volta si indebitò solo per comprarle un vestito di pizzo per la festa della scuola; altre volte, digiunava per giorni pur di regalarle scarpe nuove. E quando vedeva il sorriso di sua figlia, sentiva che valeva la pena vivere.

Ciò che ricordava di più erano i Natali Beatrice li aspettava come si aspetta un miracolo. Cerano concorsi di costume a scuola, cenette improvvisate, regali semplici ma donati con amore. Giorgio faceva limpossibile perché lei non si sentisse inferiore a nessuno. Una volta, spese tutti i suoi risparmi per un vestito bianco come la neve, e quella sera, Beatrice brillò al ballo come una principessa delle fiabe. Lo abbracciò e sussurrò: “Sei il più grande del mondo.”

Ma il tempo passò. Beatrice si laureò con lode e partì per Milano per luniversità. Tutto come sognava. Visse in una stanza condivisa, studiò, fese lavoretti la vita normale di una studentessa. Ma la città iniziò a cambiarla. Prima arrivarono le unghie curate, i vestiti firmati, poi gli incontri con uomini facoltosi. Cominciò a frequentare ristoranti eleganti, spa esclusive. Il padre continuava a mandarle soldi, riempiva pacchi con cose di casa, chiamava, si preoccupava, le chiedeva di tornare. Ma Beatrice rispondeva sempre meno.

Finché un giorno ricevette un messaggio. Senza saluti, senza emoji. “Papà, per favore, non venire al mio matrimonio. Ci saranno solo invitati ricchi, e tu non ci starai bene.” Punto. Nessuna spiegazione, nessun invito, neppure un briciolo di gratitudine.

Giorgio rilesse quelle parole infinite volte. Il cuore gli si strinse. Laveva portata sulle spalle per tutta la vita. Non si era mai lamentato, non aveva mai chiesto nulla. Aveva solo amato. E ora lei si vergognava di lui. Si vergognava del padre che forse non sapeva tenere una coppa di spumante come i ricchi, ma che laveva tenuta tra le braccia quando aveva la febbre alta.

Ferito, prese comunque il treno e andò. Non poteva non andare non per mangiare la torta né brindare con gli ospiti, ma per guardarla negli occhi unultima volta. Alla cerimonia, rimase in disparte, discreto, in un cappotto logoro, con un mazzo di rose del giardino avvolto nella carta di giornale.

Mentre gli sposi ricevevano gli auguri, si avvicinò in silenzio, le consegnò i fiori, le baciò la guancia e mormorò:
Sii felice, figlia mia. Vivi con dignità.

E se ne andò. Non attese ringraziamenti, né spiegazioni. Si rifiutò di umiliarsi.

Beatrice rimase immobile. Come se il tempo si fosse fermato. Lo sposo parlava, gli invitati ridevano, la musica suonava, ma lei vedeva solo la schiena del padre allontanarsi. Lo stesso uomo che le aveva dato tutto, e che lei aveva respinto.

Le lacrime caddero senza preavviso. Si staccò dal posto, corse dietro a lui. Lo raggiunse alluscita.
Papà, perdonami. Non so cosa mi sia preso Sono stata stupida. Pensavo di mettere in imbarazzo qualcuno. Ma ho solo umiliato me stessa. Ti prego, perdonami. Sei la mia famiglia, sei chi mi ama di più.

Lui non disse nulla. La strinse solo tra le braccia. Forte, in silenzio. E in quel momento, Beatrice capì che nessuna ricchezza al mondo valeva più di quellabbraccio. Che nella corsa alle apparenze, aveva quasi perso lessenziale lamore di chi lamava senza condizioni. Sempre.

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