Perché chiedere un mutuo quando puoi aspettare che la nonna muoia e ereditare il suo appartamento? Questo è quello che ha pensato il fratello di mio marito, Paolo. Lui, sua moglie e i loro tre figli vivono nella casa della nonna, aspettando con impazienza che lei passi a miglior vita per prendersi la proprietà. La loro avidità ha scatenato un dramma familiare che ha sconvolto tutta la piccola città di Monteverde.
Paolo e sua moglie, Benedetta, vivono con i loro tre bambini nell’appartamento della nonna, Teresa Lombardi. Le condizioni, per usare un eufemismo, sono strette, e non è difficile immaginare quanto sia scomodo per tutti vivere ammassati in tre stanze. Invece di cercare una casa propria, però, contano i giorni sperando che Teresa, nonostante i suoi 75 anni pieni di energia, smetta di resistere.
Teresa è una donna straordinaria. È elegante, in salute, usa lo smartphone con disinvoltura, va a concerti, frequenta le amiche e ogni tanto si concede anche un appuntamento romantico. Vive la vita senza limiti, e questo manda su tutte le furie Paolo e Benedetta. Stufi di aspettare, hanno escogitato un piano: convincere la nonna a intestargli l’appartamento e trasferirsi in una casa di riposo. Ma Teresa si è rifiutata con fermezza, scatenando l’ira del nipote. La sua determinazione è stata la scintilla che ha acceso la lite familiare.
Teresa aveva un sogno nel cassetto: un viaggio in Giappone. Quando io e mio marito, Matteo, abbiamo scoperto i piani di Paolo, abbiamo proposto alla nonna di trasferirsi da noi. Le abbiamo suggerito di affittare il suo appartamento per mettere da parte i soldi del viaggio. Lei ha accettato. L’abbiamo portata a casa nostra, e ha trovato degli inquilini. Quando Paolo e Benedetta l’hanno saputo, hanno fatto una scenata. Erano convinti che l’appartamento fosse loro di diritto e pretendevano che Teresa consegnasse loro i soldi dell’affitto. Paolo ha accusato Matteo di aver “fatto il lavaggio del cervello alla nonna” per rubarle l’eredità. La loro sfacciataggine non conosceva limiti.
Benedetta ha cominciato a farsi viva da noi sempre più spesso, da sola o con i bambini, chiedendo notizie di Teresa come se sperasse di sentirle dire che stava per morire. Anche Paolo non smetteva di sperare che la nonna lasciasse presto loro l’appartamento. Ma Teresa non aveva intenzione di arrendersi. Ha risparmiato abbastanza e finalmente è partita per il Giappone. Al ritorno, brillava di felicità mentre raccontava del Monte Fuji e dei ciliegi in fiore. Le abbiamo proposto di vendere l’appartamento, comprare un monolocale e continuare a viaggiare, per poi vivere serenamente con noi. Teresa ci ha pensato e ha deciso di farlo.
Ha venduto il suo ampio trilocale nel centro di Monteverde e ha acquistato un accogliente monolocale. Con i soldi rimasti, è partita per un nuovo viaggio—Spagna, Austria e Svizzera. Ed è lì che il destino le ha riservato una sorpresa incredibile: ha conosciuto uno svizzero di nome Markus e si sono sposati. Io e Matteo siamo volati al loro matrimonio. Vedere una sposa di 75 anni raggiante d’amore è stato un miracolo. Teresa meritava tutta quella felicità—ha lavorato duramente tutta la vita per sostenere figli e nipoti.
Paolo, scoperto del matrimonio, non ha smesso di protestare. Ha preteso che la nonna gli cedesse il nuovo appartamento—anche se non si capiva come avrebbe fatto a trasferirci la sua famiglia di cinque persone. Ma ormai non ci importava più. Eravamo felici per Teresa, che finalmente viveva per se stessa. La sua storia ha fatto il giro di Monteverde, suscitando ammirazione in alcuni e invidia in altri.
Ora, Teresa e Markus vivono tra la Svizzera e Monteverde. Ci manda cartoline dai suoi viaggi e ride ricordando come Paolo aspettava la sua morte. Questa storia ha dimostrato quanto l’avidità possa distruggere i legami familiari, ma anche che il coraggio di vivere la propria vita batte qualsiasi complotto. Teresa è diventata un esempio per tutti noi: non è mai troppo tardi per scegliere la felicità, anche quando il mondo sembra remare contro.