**Diario di Luca**
Avevo sempre sospettato che qualcosa non andasse tra mia moglie e mia madre. Ora ho la prova.
Isabella e io siamo sposati da due anni. Ci amiamo, ma ogni visita a casa di mamma è un supplizio per lei. Isabella è dolce e premurosa, fa di tutto per piacere, specialmente alla mia famiglia. Eppure, nonostante i suoi sforzi, sento il freddo che emana da Sofia Rossi.
Mia madre non critica mai apertamente, ma i suoi sguardi taglienti, i toni sarcastici e i commenti velati fanno sentire Isabella unestranea. Ogni volta che usciamo da lì, la trovo più affranta.
«Luca, tua madre mi odia», mi sussurra una sera, la voce tremante.
Chiudo il libro che stavo leggendo. «Isabella, non esagerare. È solo riservata. Sai comè stata dura crescerti sola dopo che papà se nè andato.»
«Capisco, ma perché sento che parla male di me quando non ci sono?»
«È solo la tua immaginazione, tesoro»
«No! Lho sentita con le mie orecchie mentre parlava con la zia Clara. Ha detto che sono goffa e che la mia famiglia è volgare!»
Cambio argomento. «Domani andiamo al cinema?» Ma so che non lho convinta.
Dopo unaltra cena di tensione, Isabella decide di agire. La volta successiva che andiamo da mamma, porta con sé un registratore, quello che usa per le lezioni alluniversità. Di nascosto, lo nasconde tra gli asciugamani in cucina. Aiuta Sofia a preparare la cena come sempre, senza sospetti.
La sera, tornati a casa, sta in silenzio. Il giorno dopo, torna da mamma con una scusa e recupera il dispositivo. Tremante, mi fa ascoltare la registrazione quella sera stessa.
«Senti questo», dice, porgendomi il registratore.
«Che cosè?» chiedo, confuso.
«Ascolta.»
Prima, rumori di casa: acqua che scorre, piatti, chiacchiere banali. Poi, la voce tagliente di mamma al telefono:
«Non capisco cosa ci veda mio figlio in lei! Non sa nemmeno fare una carbonara decente! E la sua famiglia? Pure il loro caffè sa di acqua sporca! La madre è sciatta come la figlia»
La registrazione prosegue con critiche al modo di vestire, ai modi e alle origini di Isabella.
Finita la registrazione, mi fissa con gli occhi lucidi. «Ora capisci che avevo ragione?»
Resto in silenzio, imbarazzato. So che mamma ha sbagliato, ma il metodo di Isabella mi disgusta.
«È sempre stata diretta Forse ha parlato nel momento sbagliato.»
«Diretta?!» esclama Isabella. «Chiami direttezza offendere la mia famiglia? Se non mi difendi, dovrò ripensare al nostro matrimonio.»
Se ne va in lacrime, lasciandomi sconvolto.
Più tardi, chiamo mamma. «Devi chiedere scusa a Isabella.»
«Mi ha registrata di nascosto?!» urla. «Vado dalla polizia! E alluniversità per far cacciare quella serpe!»
«Mamma, basta! Hai sentito quello che hai detto?»
«Sì! E aggiungo: lei non metterà più piede qui! E tu, traditore, stai dalla sua parte! Domani sistemo tutto!»
Riappende. Chiamo di nuovo, invano. Corro a casa sua, ma non apre.
Alla fine, decido di allontanarmi da lei. Capisco che vuole solo dividerci.
Nei giorni seguenti, la evito, mettendo al primo posto la pace in famiglia. Sofia, furiosa, si limita a vietare a Isabella di entrare in casa sua e a spargere pettegolezzi tra i vicini.
Ma io non le do più retta.
**Lezione imparata:** A volte, le persone che amiamo ci feriscono più di chiunque altro. Ma scegliere la persona giusta da ascoltare può salvare tutto.





