Arianna nasconde un registratore in casa della suocera per ascoltare le sue conversazioni
Arianna aveva nascosto un registratore nella casa della suocera per origliare i suoi discorsi.
Luca e Arianna erano sposati da due anni. Si amavano profondamente, ma la tensione tra loro cresceva a causa del rapporto difficile di lei con la suocera.
Arianna era dolce e premurosa. Si impegnava sempre per piacere a tutti, soprattutto ai nuovi parenti.
Nonostante gli sforzi, però, sentiva freddezza e distanza emanare da Teresa Romano.
La suocera non criticava mai apertamente, ma sguardi penetranti, toni taglienti e commenti sottili facevano sentire Arianna unintrusa.
Ogni visita a casa di Teresa si concludeva con lei angosciata.
«Luca, sono sicura che tua madre non mi sopporta», confessava con voce tremante.
Il marito sospirava, chiudendo il libro che stava leggendo:
«Arianna, di nuovo questa storia? È solo riservata. Sai comè stata dura crescermi da sola dopo che papà è mancato.»
«Lo capisco, ma perché ho la sensazione che mi critichi alle spalle?»
«È solo la tua immaginazione, tesoro»
«No! Ti ho raccontato cosa ho sentito quando parlava con tua nonna. Ha detto che sono goffa e che non le piaccio!»
«Non puoi essere sicura che parlassero di te. Cambiamo argomento. Che ne dici di andare al cinema domani?»
Arianna, però, non si convinceva. Sapeva che la suocera disprezzava la sua famiglia, anche se non lo ammetteva mai.
Dopo unaltra cena tesa, decise di scoprire la verità.
Alla visita successiva, portò di nascosto un registratore.
Furtivamente, lo nascose tra gli asciugamani in cucina, un apparecchio comprato mesi prima per registrare le lezioni alluniversità.
Aiutò Teresa a preparare la cena come al solito, senza destare sospetti.
Al ritorno, si coricò in silenzio, custodendo il segreto.
Il giorno dopo, tornò a casa della suocera con la scusa di dare una mano, recuperando il registratore.
Lo trovò intatto. Con le mani tremanti, riprodusse la registrazione a Luca quella sera:
«Vieni a sentire questaudio», disse, tenendo il dispositivo.
«Cosè? Un registratore?», chiese Luca, confuso.
«Ascolta.»
Prima, rumori domestici: acqua che scorre, posate, chiacchiere banali.
Poi, la voce aspra di Teresa al telefono:
«Non capisco cosa ci veda mio figlio in lei! Non sa nemmeno fare una carbonara decente!», sbottò. «E la sua famiglia? Persino il loro caffè sa dacqua sporca! La madre è sciatta quanto la figlia»
Seguirono critiche allaspetto, ai modi e alle origini di Arianna.
Alla fine, Arianna fissò il marito, gli occhi lucidi:
«Adesso vedi che avevo ragione?»
Luca tacque, imbarazzato. Sapeva che la madre aveva sbagliato, ma disapprovava il metodo della moglie.
«È sempre stata schietta Forse ha parlato nel momento sbagliato.»
«Schietta?!», esclamò Arianna. «Chiami schiettezza offendere la mia famiglia? Se non mi difendi, ripenserò al nostro matrimonio!»
Uscì in lacrime, lasciandolo sconvolto.
Poche ore dopo, lui chiamò la madre:
«Devi scusarti con Arianna.»
«Mi ha registrata di nascosto?!», urlò Teresa. «Vado dalla polizia! E alluniversità per far cacciare quella serpe!»
«Mamma, basta!», la interruppe Luca. «Hai sentito cosa hai detto?»
«Sì! E ti dico di più: lei non mette più piede qui! E tu, traditore, appoggi quellimpicciona! Domani sistemo tutto!»
Riattaccò. Luca provò a richiamare, invano.
Corse a casa sua, ma Teresa si rifiutò di aprirgli.
Decise allora di allontanarsi dalla madre, capendo che voleva allontanarlo da Arianna.
Nelle settimane seguenti, la visitò raramente, dando priorità alla pace domestica.
Teresa, furiosa, si limitò a vietare a Arianna di entrare in casa sua e a spettegolare con i vicini.
Ma Luca non le dava più retta.




