Mi chiamo Giuseppina Rossi. Mio figlio, Luca, e sua moglie, Simona, sembravano la coppia perfetta, ma ora sento che la loro famiglia sta andando in pezzi. Vivendo in un paesino vicino a Bologna, li vedo raramente, ma una recente visita mi ha aperto gli occhi: Simona si è trasformata, abbandonando la vestaglia per abiti eleganti e la palestra, mentre Luca, sommerso dal lavoro, non si accorge di nulla. Il mio cuore di madre urla: c’è qualcosa che non va, e temo che il loro matrimonio stia per crollare. Ma mio figlio mi liquida, e io sono dilaniata tra il desiderio di salvare la loro famiglia e la paura di perdere i nipoti.
Luca ha sposato Simona dieci anni fa. Lui ha 38 anni, lei 32, e il loro matrimonio è sempre sembrato solido. Hanno due bambini — Andrea, di otto anni, e Sofia, di cinque — e vivono in un’altra città, per cui ci vediamo poco: lavoro, casa e impegni gli rubano tutto il tempo. Ma un mese fa sono andata a trovarli e quasi non riconoscevo mia nuora. Niente più vestaglia e capelli spettinati, ma vestiti chic, tacchi e trucco. Simona brillava come una stella, e ho notato che aveva iniziato ad andare in palestra. I suoi occhi luccicavano, ma in quel luccichio ho colto un’ombra di inquietudine.
Simona lavora a turni, e nel tempo libero riesce a badare ai figli e alla casa. Tutto brilla: i bambini sono sempre curati, i vestiti puliti, la casa in ordine perfetto. Ma solo sei mesi fa, nel tempo libero, non usciva mai dal pigiama, rintanata in casa. Io, da donna, ho subito fiutato che qualcosa non tornava. Cambiamenti del genere non accadono per caso. Simona, bella, con due figli e un marito fedele, improvvisamente si dà da fare così… ma per chi? Temo che il suo cuore non sia più di Luca, ma di qualcun altro.
Mio figlio, però, non vede nulla. È sempre in ufficio, torna a casa tardi, stanco morto, e non nota quanto sia cambiata sua moglie. Ho provato a parlargli: “Luca, hai visto che Simona è tutta un’altra persona? Forse ha bisogno di più attenzioni tue?” Ma lui mi ha tagliato corto: “Mamma, non immischiarti. Noi stiamo bene.” Le sue parole mi hanno ferita, ma non potevo tacere. Voglio salvare la loro famiglia prima che sia troppo tardi. Se Simona cerca affetto altrove, il loro matrimonio è spacciato, e i miei nipoti finiranno in mezzo alla tempesta.
Non posso restare a guardare. Andrea e Sofia sono la mia vita, ma se divorziano, perderò anche loro. Già ci vediamo poco, ma se si separano, Simona potrebbe vietarmi di passarli a trovare. Sono straziata: e se mi sbagliassi, e Simona avesse solo deciso di prendersi cura di sé? E se invece avessi ragione? Non voglio che Luca si ritrovi con il cuore spezzato e i bambini crescano lontani dal padre. Ma lui non ascolta, e io mi sento in colpa per essermi intromessa.
Da una parte, non ho il diritto di ficcare il naso nella loro vita. Sono adulti, e magari Simona lo fa per sé o per Luca. Alcune coppie chiudono un occhio sulle scappatelle e vivono a modo loro. Ma dall’altra, non posso stare zitta sapendo che potrei evitare il peggio. Se non dico niente e ho ragione, Luca mi accuserà di non averlo avvertito. Se insisto, già mi considera una rompiscatole. Sono in trappola, e ogni scelta sembra sbagliata.
Il mio cuore si spezza dalla paura per mio figlio e i nipoti. Come proteggere la loro felicità senza rovinare tutto? Qualcuno è passato per una cosa simile? Dove finisce la premura e inizia l’ingerenza? Vorrei credere che Simona stia solo cambiando per se stessa, ma il mio istinto materno sussurra: la tempesta è vicina. Non posso perdere il legame con Andrea e Sofia, ma ancora di più temo che la loro famiglia crolli, e io resti lì, muta spettatrice. Davvero sono impotente a salvare chi amo?