«Oh no, tua madre non verrà a vivere con noi» — ho dato un ultimatum a mio marito

«Oh no, Matteo, tua madre non verrà a vivere con noi» – ho messo mio marito di fronte a un ultimatum.

In un paesino vicino a Bergamo, dove il crepuscolo porta pace, la mia felicità familiare a 30 anni è stata messa a rischio da mia suocera. Mi chiamo Beatrice, sono sposata con Matteo, e ieri gliel’ho detto chiaro e tondo: se sua madre si trasferisce da noi, chiedo il divorzio. Ho sposato lui con un vestito rosso, e mia suocera sapeva bene che non sono il tipo che sta zitto. Ma il suo comportamento mi ha portata al limite, e non ce la faccio più.

**Amore messo alla prova**

Quando ho conosciuto Matteo, avevo 24 anni. Era affidabile, con un sorriso sincero che mi faceva battere il cuore. Ci siamo sposati due anni dopo, ero sicura che avremmo costruito una vita felice. Mia suocera, Rosanna De Luca, al matrimonio sembrava dolce: mi abbracciava, mi augurava ogni bene, anche se ho notato il suo sguardo storto verso il mio vestito rosso. *”Bea, sei coraggiosa”*, mi disse allora, e io pensai fosse un complimento. Ma poi ho capito: per lei, ero una minaccia.

Viviamo in un bilocale che abbiamo comprato insieme. Nostro figlio, Luca, che ha quattro anni, è la nostra gioia. Io lavoro nel marketing, Matteo fa l’architetto, e abbiamo sempre diviso tutto in due. Ma un anno fa, Rosanna è rimasta vedova, e la sua vita è entrata nella nostra. Prima veniva in visita, poi è iniziata a fermarsi la notte, e ora pretende di trasferirsi da noi per sempre. La sua presenza è come un’ombra che spegne la luce in casa nostra.

**La suocera che rovina tutto**

Rosanna è una donna determinata. Non dà consigli, li impone. *”Bea, non dai da mangiare bene a Luca”*, *”Matteo, sei troppo permissivo con tua moglie”*, *”La casa è sporca, che razza di padrona di casa sei?”* – le sue parole tagliano come coltelli. Ho provato a sopportare, a sorridere, ma lei non si ferma. Sposta le mie cose, critica i miei piatti, educa Luca a modo suo, ignorando le mie regole. Mi sento un’ospite nella mia stessa casa.

L’ultima goccia è stata quando ha deciso di trasferirsi. *”Sono vecchia, non ce la faccio da sola, voi siete giovani, potete farcela”*, ha detto la scorsa settimana. Matteo è rimasto in silenzio, mentre sentivo la rabbia salirmi. Ha un appartamento nella stessa città, è in salute, prende la pensione, ma vuole vivere con noi per controllare ogni nostro passo. Immaginavo già il futuro: lei che comanda, Luca che cresce sotto la sua influenza, il nostro matrimonio che si sgretola. Non potevo permetterlo.

**L’ultimatum che cambierà tutto**

Ieri, quando Luca si è addormentato, sono andata in cucina con Matteo. Le mani mi tremavano, ma ho detto: *”Matteo, tua madre non vivrà con noi. Altrimenti, chiedo il divorzio. Ti avviso subito, non sto scherzando.”* Mi ha guardato come se fossi un’estranea. *”Bea, è mia madre, come faccio a cacciarla?”* Mi sono ricordata del mio vestito rosso alle nozze, di come avevo promesso di essere onesta e forte. *”Non voglio perdere la nostra famiglia, ma non vivrò con tua madre.”*

Matteo è rimasto in silenzio a lungo, poi ha detto che ci avrebbe pensato. Ma ho visto il dubbio nei suoi occhi. Mi ama, ma il legame con sua madre è come una catena che lo tiene legato. Rosanna ha già lasciato capire che *”una nuora così non la voleva”*, e so che lo metterà contro di me se non cedo. Ma io non cederò. Non voglio che mio figlio cresca in una casa dove sua madre è solo l’ombra di sua nonna.

**Paura e speranza**

Ho paura. Paura che Matteo scelga sua madre invece di me. Paura che un divorzio mi lasci sola con Luca, in un paese dove sarò *”quella che ha lasciato il marito”*. Ma ancora di più temo di perdere me stessa. Le mie amiche mi dicono: *”Bea, tieni duro, hai ragione.”* Mia madre, quando l’ha saputo, mi ha sostenuta: *”Non devi tollerare tutto.”* Ma la scelta è mia, e so che se adesso indietreggio, Rosanna ci comanderà per sempre.

Ho dato a Matteo una settimana per decidere. Se non metterà dei limiti con sua madre, cercherò un avvocato. Il mio vestito rosso al matrimonio non era solo un capriccio – era il simbolo della mia forza, della mia volontà di lottare. Amo Matteo, amo Luca, ma non mi sacrificherò per una suocera che mi vede solo come un ostacolo.

**Il mio grido di libertà**

Questa storia è il mio diritto di essere padrona della mia vita. Rosanna forse non vuole farmi del male, ma il suo controllo sta distruggendo la mia famiglia. Matteo forse mi ama, ma la sua indecisione è come un tradimento. A 30 anni, voglio una casa dove la mia voce conta, dove mio figlio vede una madre forte, dove il mio amore non annega sotto il peso di mia suocera. Che questo ultimatum sia la mia salvezza – o la mia fine.

Io sono Beatrice, e non permetterò a nessuno di offuscare la mia vita. Anche se dovessi andarmene, me ne andrò a testa alta, come in quel vestito rosso che dava così fastidio a mia suocera.

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