**Ombre del Tradimento: Il Cammino verso una Nuova Felicità**
Martina partiva spesso per lavoro. Una volta al mese se ne andava per due o tre giorni verso la sede centrale dell’azienda, in una città vicina. Luca era abituato alle sue assenze e non si lamentava. Lavoravano in due società diverse, si vedevano la sera, passavano i weekend insieme—e non sempre. Luca aveva la sua passione: la caccia. Usciva spesso con gli amici in campagna. Martina non diceva niente, capendo che un uomo ha bisogno dei suoi spazi.
Vivevano insieme da ventiquattro anni, fidandosi l’uno dell’altra senza controlli. La figlia si era sposata da poco e si era trasferita con il marito in un’altra città. Quando restava da sola, Martina leggeva o usciva con le amiche. A casa regnava la pace: lei era sempre accomodante, evitava le liti e spegneva i conflitti sul nascere. A Luca andava tutto bene.
Ma per certi uomini arriva il momento in cui, come si dice, “il diavolo ci mette lo zampino”. E quel momento arrivò anche per Luca. Si innamorò di una collega, Veronica—dieci anni più giovane, single, vivace e socievole. In ufficio si era subito ambientata, tutti le volevano bene, e aveva messo gli occhi su Luca. Tra tutti gli uomini della ditta, lui sembrava il più sicuro di sé, elegante, e per qualche strana coincidenza, capitava sempre nelle sue vicinanze.
I colleghi, accortisi della storia nascente, rimasero stupiti: Luca era conosciuto come un marito modello. Ma si era innamorato come un ragazzino! Alcuni bisbigliavano, avvertendo Veronica che Luca aveva una moglie che lo amava. Ma lei scuoteva la testa. Veronica era quel tipo di donna che va a caccia di uomini sposati, considerandoli facili prede. Aveva esperienza: nella vecchia azienda era finita in mezzo a uno scandalo con la moglie del capo, che le aveva fatto una “calda” accoglienza.
Luca, che non aveva mai tradito, perse la testa. A quarantasette anni si sentiva al massimo della forma. Non abituato a nascondere i sentimenti, ammirava Veronica apertamente. I weekend spariva, dando la colpa alle uscite di caccia con gli amici. Martina iniziò a sospettare qualcosa e un giorno, scherzando, gli chiese: “Luca, ma perché ultimamente non stai mai a casa il weekend? Non avrai mica un’altra, vero?”
“Ma che dici, Martina!”, la liquidò lui. “Sai che esco con gli amici.”
Per sei mesi Luca condusse una doppia vita. Veronica lo attirava sempre di più, passava sempre più tempo con lei, al punto da portarla a casa quando Martina non c’era. Un giorno Martina tornò dal viaggio di lavoro di buon umore: report consegnato, progetto approvato, e aveva deciso di rientrare un giorno prima. La sua auto argento scivolava dolcemente sull’autostrada, la musica bassa di sottofondo.
“Domani non vado in ufficio,” pensò. “Era previsto che tornassi venerdì. Comprerò del vino, stasera restiamo io e Luca. Altrimenti scappa di nuovo con i suoi amici.”
Aprendo la porta, vide le scarpe di Luca e un paio di stivaletti da donna. “Forse è tornata nostra figlia?” le passò per la mente. Ma entrando in salone, si bloccò. Sul divano sedeva una giovane donna in un accappatoio corto, mentre Luca usciva dalla camera da letto allacciandosi la camicia di fretta.
“Martina?! Da quando sei qui? Dovresti arrivare domani…” balbettò lui.
“Invece sono qui oggi,” rispose lei gelida. “Cosa sta succedendo? Chi è questa?”
“Buongiorno, sono Veronica,” intervenne la donna. “Lavoro con Luca, siamo passati per una questione…”
“Una questione? Vestita così?” Martina fece perno sui talloni e sbatté la porta alle sue spalle.
Arrivata in macchina, scoppiò in lacrime. Il suo mondo era crollato. Non poteva credere di essere diventata la moglie tradita. Aveva sentito storie del genere, ma pensava che a lei non sarebbe mai successo. E invece si era trovata facMa in quel momento, mentre affondava il viso tra le mani, il telefono squillò: era la figlia che, senza sapere nulla, le diceva semplicemente: “Mamma, ti voglio bene”, e Martina capì che la vita, nonostante tutto, le stava già offrendo una nuova occasione per ricominciare.