Ostacolo all’Amore

**La Barriera dell’Amore**

Con il mio ragazzo, Alessandro, con cui Sofia aveva avuto una lunga relazione prima di trasferirsi insieme, aveva chiuso. Si era resa conto che stare insieme era una cosa, ma convivere un’altra. Non ce la faceva più.

“Alla fine, siamo completamente incompatibili, eppure credevo fosse amore,” pensava ogni sera tornando dal lavoro.

“Eccolo, lo troverò di nuovo sul divano, con la casa sottosopra, i piatti sporchi in cucina, le briciole ovunque, e lui incollato al telefono. Mi irrita tutto di lui. Oggi metterò fine a questa storia,” decise.

Appena entrò, trovò tutto esattamente come se lo aspettava. Alessandro era sdraiato, “in cerca di lavoro” da due mesi, ma Sofia aveva capito che erano solo scuse. Gli faceva comodo vivere alle sue spalle.

“Alessandro, sempre la solita storia: divano, casa disordinata. Basta. Prendi le tue cose e vattene,” disse con voce ferma.

“Sofi’, ma sei impazzita? Da dove ti è venuta sta cosa?” saltò su lui, sorpreso.

“Non è una decisione presa all’improvviso. Ho riflettuto a lungo. Non siamo fatti l’uno per l’altra. Vattene, e non cercare di farmi cambiare idea.”

“Te ne pentirai! Dove vuoi che vada a quest’ora?” minacciò.

“Dove ti pare. Hai i tuoi genitori, no?”

Sofia si mise a lavare i piatti, sbattendo le pentole. Quando tornò in salotto, Alessandro stava chiudendo la sua borsa. Aveva poche cose. Passandole accanto, borbottò:

“Te ne pentirai,” e sbatté la porta.

“Ogni porta che si chiude è un’opportunità per trovarne una che si apre,” le venne in mente. Sorrise, chiuse a chiave e si sedette sul divano. “Finalmente. Vita nuova. Dovevo farlo da tempo.”

I suoi genitori, che non avevano mai sopportato Alessandro, furono sollevati.

“Finalmente ti sei sbarazzata di quel parassita! Non ti vergognavi a mantenerlo?” le disse la madre, Lucia. “Hai ventisette anni, è ora che ti sistemi. Trova un uomo serio.”

Sofia lo sapeva. Lavorava come infermiera all’ospedale cittadino, un posto frenetico, dove non c’era tempo nemmeno per respirare. Dopo i turni, tornava a casa stremata. Prima cucinava per Alessandro, ma ora, rimasta sola, comprava un panino al chiosco sotto casa e andava a dormire.

Passarono quattro mesi. Un giorno, al pronto soccorso, arrivò Matteo con un amico ferito in un incidente. Appena la vide, capì che era la donna della sua vita.

“Che occhi che ha. Devo conoscerla,” pensò.

Quando le cose si calmarono, lei uscì dalla sala e lui ne approfittò.

“Scusi, mi chiamo Matteo,” balbettò.

“E quindi?” rispose lei, ma fu chiamata via.

Il mattino dopo, Matteo l’aspettò all’uscita. Sofia rimase sorpresa.

“Sei tu?”

“Sì, sono io,” rispose lui sorridendo. “Come ti chiami?”

“Sofia. E tu sei Matteo.”

Non pensava di rivederlo. Era stanca dopo il turno, ma stranamente non sentiva affaticamento. Matteo le era piaciuto subito: alto, capelli castani, occhi verdi.

“Posso accompagnarti a casa? Dopo una notte del genere… Non so come fai.”

“Ci sono abituata. Tu cosa fai?”

“Lavoro nell’azienda di trasporti di mio padre. Ho orari flessibili.”

Quella sera si videro. Caffè, passeggiata sul lungomare, poi lui la riaccompagnò a casa. Iniziò così la loro storia, travolgente e passionale.

Lucia insisteva per conoscerlo. Quando finalmente li invitò a cena, però, il suo sguardo si gelò.

“Salve,” disse secca.

A tavola, parlava poco. Matteo si sentiva a disagio, e Sofia non capiva.

Il problema? Matteo era figlio dei nemici di Lucia. Anni prima, sua madre, Elena, le aveva “rubato” il fidanzato. Lucia non aveva mai perdonato, e ora suo genero era il figlio di quella donna.

“Non permetterò che mia figlia si lega a loro!” disse a Sofia.

“Allora scegli: io o lui.”

Sofia raccontò tutto a Matteo. Lui scrollò le spalle.

“I figli non pagano per i genitori. Sposiamoci, tua madre si abituerà.”

Ne parlò anche con sua madre.

“Non sapevo chi fosse Sofia,” disse Elena. “Ma non importa. Voi avete la vostra vita.”

Si sposarono. Ai festeggiamenti, i genitori si tennero a distanza. Elena era felice, Lucia no.

“Magari con un nipote si scioglierà,” sperava Matteo.

Per ora, vivono nella loro casa, divisi tra le due famiglie. E presto avranno una sorpresa da annunciare…

**Lezione:** L’amore supera ogni barriera, anche quelle del passato. Ma a volte, ci vuole pazienza—e un po’ di tempo—per guarire le ferite più antiche.

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