— Figlio… — Scusi, ma non sono suo figlio. Non mi chiami così. Mi chiamo Andrea. — Andrea… Andreino… Figlio!
**Scintille di vendetta in una casa silenziosa** Il tramonto scendeva sul piccolo paese di Monteverde
I canti e le risate dei vicini del piano di sopra risuonavano nell’appartamento, interrompendo il silenzio
**Una Vita da Costruire** “Mamma, ma perché ti agiti così? Denis mi ha detto che mi ama.
**La Tela Misteriosa** Federica sedeva sul sedile posteriore dell’auto, guardando fuori dal finestrino.
Ecco la storia adattata alla cultura italiana: La Vecchia Rompiscatole Giorgia uscì dal taxi e aspettò
“Sistemare la vita sentimentale” “Mamma, ma perché ti agiti così? Denis mi ha detto
**Scomodo così com’è** *— Cioè, tu sei sua moglie?* *— Nel senso più letterale. Almeno legalmente, posso
**Un Viaggio Fatale alla Casa Paterna** In una gelida mattina di dicembre, Anastasia e suo marito Alessandro
«Sulle sue orme» «Domenico, ma cosa ti manca? Guarda qui: italiano – quattro, matematica – due, e dalla
**Diario Personale** “Ciao, Mariella. Quanto tempo è passato dall’ultima volta? Quindici anni?
— Che vuoi dire, sei sua moglie? — Proprio così. Almeno legalmente, posso mostrarti il timbro sul passaporto.
— Ragazzo, mi hai urtato la macchina! — Sul marciapiede, avvolta in un cappotto bianco di lana, una donna
— Lucia Maria, c’è un uomo sconosciuto che si è avvicinato alla tua Beatrice al parco giochi… — Cosa
– Che modo di mangiare con il telefono in mano?! O metti via il tuo telefono o esci da tavola!
Vivere con un senso di incompiutezza “Mamma, dove sono i miei peluche?” – Valeria scrutò
“Cosa hai fatto, alle mie spalle?” “Ciao, Marianna. Quanto tempo è passato dall’
**Giornale, 15 Novembre** Stasera mi è successa una cosa che non dimenticherò facilmente. Ero in casa
**Diario di Matteo** Trovò una spalla più calda — Aspetta un attimo! Lui ha speso i miei soldi, e ora
Vivere con un senso di incompiutezza «Mamma, dove sono i miei peluche?» – Veronica scrutò la stanza
Era tornata — Figliolo… — Mi scusi, ma non sono suo figlio. Non mi chiami così. Mi chiamo Andrea.
— Di nuovo i vicini del piano di sopra fanno festa, non ne posso più! Sono le tre di notte!
Cattiva “Buonasera, signori, la vicina del piano di sotto si è lamentata del rumore e delle urla
**La sua ex** *”Grazie, Enrico! Non so cosa avrei fatto senza di te,”* apparve la notifica
— Spegnete quel dannato aggeggio! Non riesco a dormire per colpa vostra! — una voce urlata risuonò dietro la porta.