Silenzio oltre la finestra Per la prima volta in anni, la sua voce ruppe quel silenzio. Era debole, quasi
La scadenza è passata L’alba di ieri in un piccolo paese ai piedi delle Alpi accolse Anna con il suo freddo.
La scadenza è passata L’alba di ieri in un paesino ai piedi delle Alpi ha accolto Anna con un freddo
L’Estate nel Sottosuolo All’inizio, ci fu un boato. Forte, così forte da far ronzare le orecchie, come
Edoardo era alla finestra del suo appartamento a Bergamo, osservando gli studenti affrettarsi per la
**10 maggio 2024** “Leo, forse potresti saltare questo viaggio? Ho il cuore pesante…
L’Estate nel Sottosuolo All’inizio ci fu un tonfo. Forte, così forte da far ronzare le orecchie, come
Marco era affacciato alla finestra del suo appartamento a Bergamo, osservando i ragazzi che correvano
Quando arrivò la Gioia Era una sera tarda, con quella nebbiolina fine di marzo, e Michele, come al solito
**La Rivincita dello Scherzo** Quindici anni insieme. Una famiglia normale di Firenze: Massimo e Giulia
Estate in Cantina All’inizio ci fu un boato. Forte, da far rimbombare le orecchie, come se un camion
Fino alle lacrime… MAMMA Mamma ha settantatré anni. Piccola, un po’ curva, con le mani sempre occupate
Era ancora estate quando quella bancarella nella piazza di Trastevere era vivace: studenti che mangiavano
Luciana cresceva come un’erbaccia ai margini della strada—senza cure, senza calore, senza attenzioni.
Era stata un’estate rumorosa, quella bancarella nel giardino di Roma nei pressi di Trastevere: ragazzi
Era una sera di marzo, con quella nebbiolina tipica del tardo inverno, quando Marco tornava a casa dopo
Quando tutto se ne andò — senza un suono Quando la porta sbatté, Michele non si mosse. Era seduto su
Persi l’amore, ma ritrovai la famiglia Per mesi, Vittorio portò dentro di sé un pensiero pesante: voleva
“Perché ti affatichi con quella ragazzina? Non è nemmeno tua figlia!” La storia di Lara
Macchie d’inchiostro sulle vecchie lettere La lettera arrivò in una normale busta grigia, senza indirizzo
Quando arrivò la Gioia Era una sera tarda, avvolta nella nebbia di marzo, e Michele tornava a casa dopo
Beatrice cresceva come un’erbaccia ai bordi della strada, senza cure, senza calore, senza attenzioni.
Uno di quei giorni in cui non fa male, ma fa un po’ male. Alla fermata vicino al vecchio mercato centrale
Anna sedette il suo coniglio di peluche sul divano e gli puntò un dito minaccioso: — Resta qui, altrimenti
**Umana** Alessia cresceva come un’erba selvatica ai bordi della strada—senza cure, senza calore, senza