La doppia vita di mio marito — Non sei ancora passato a casa di nuovo, Marco — la mia voce è calma, quasi gelida.
Non dovevo essere vicino all’acqua quel giorno. Avevo preso una breve pausa dal mio turno al bar
“Elisabetta, spiegami una buona volta come devo interpretare questa situazione.”
Oggi guardavo il traffico dalla finestra. I bus frenavano cigolando, i pedoni correvano ai loro impegni
Per ventitré anni, dedicai la mia esistenza a mio figlio paralizzato. Poi una telecamera nascosta svelò
Al compleanno di mio marito, mio figlio ha indicato un’ospite e ha urlato: «È lei! Indossa quella gonna!
Le sei settimane successive trascorsero tra morbide serate sotto le stelle della Versilia e mattinate
Tutti i vicini sapevano che Giovanni era un asino, un testone, un caprone senz’arte né parte. L’
Antonio entrò con passo esitante. «Siediti», grugnì il capo, Gregorio. «Hai combinato un pasticcio ancora!
Scopro per caso che papà ha un’amante. Quel giorno marinavo la scuola per accompagnare l’
Credevo di essermi sposata… Mentre Fiorella pagava in euro i prodotti al supermercato, Luca se
Tempo fa, mio figlio regalò un disegno a un poliziotto—e quello scatenò un’indagine. All’
26 Ottobre. Quel giorno rimarrà scolpito. Elena, mia cognata, distrutta. Antonio se n’
**4 Settembre 2023** Oggi è accaduta una cosa che mi ha scosso. Sofia Rossi era in piedi davanti alla
Caro diario, oggi mi soffermo sul giorno in cui tutto cambiò. Ricordo ancora quando Marcello urlò: —
E quel semplice cartello sulla panetteria rimase un faro silenzioso, illuminando la strada a ogni anima
“Mamma, smettila!” Luca si voltò bruscamente dalla finestra, dove fissava le auto scorrere. “
La tormenta di neve era spaventosa. Le strade erano impraticabili, bloccate da cumuli alti come uomini.
Oggi non ne potevo più. “Ancora quella musica maledetta!” urlai, sbattendo il pugno sul termosifone. “
I pensieri si aggrovigliavano nella mente, mentre nel cuore ribollivano gelosia e rancore. Perché le
Ginevra Rossi sta riordinando vecchie foto in una scatola quando scopre l’immagine del suo ballo
Era un giorno feriale ordinario nella sala d’attesa dell’ospedale Gemelli di Roma.
Valentina Rossi esamina la sua immagine allo specchio, sistemando il tailleur grigio. Oggi Chiara compie
— Non osare chiamarmi! Capito? Mai più! — Elena Rossi scaraventò la cornetta nel ricevitore del vecchio telefono.
Un raggio di sole accecante filtrava tra le tende, illuminando i volti tesi attorno al tavolo da pranzo