Papà di Cuore

Alyonka era una bambina molto indipendente. A soli otto anni sapeva fare molte più cose di alcuni adulti. La nonna le aveva insegnato ad accendere il gas, a cucinare le uova e friggere le polpette. Poteva anche sistemare la casa e lavare a mano i suoi vestiti più piccoli. Era una bambina dolce, sempre pronta ad aiutare, a rallegrare chi era triste, a consolare i malati e a calmare chi urlava. Tutti la adoravano per il suo carattere vivace e il rispetto per gli anziani. Avrebbe persino camminato fino allestremità del villaggio per aiutare unanziana sconosciuta a portare la spesa a casa, anche se era piccola e doveva tenere la borsa con entrambe le mani per non farla strisciare per terra. Alyonka viveva principalmente con la nonna, andando in città dai genitori solo dinverno per frequentare la scuola. La città non le piaceva. Amava tanto sua madre, una donna bella e delicata come un giunco, dalla voce gentile. Suo padre era buono solo quando era sobrio, ma lo era raramente. Ubriaco, urlava contro la madre e la picchiava. Alyonka non la toccava, ma le dispiaceva tantissimo per la mamma. La nonna sgridava la figlia, esortandola a divorziare, ma lei piangeva, dicendo che non voleva lasciare la figlia senza padre.
Durante le vacanze primaverili, Alyonka era come al solito dalla nonna. Fuori, la neve si scioglieva, i ruscelli scorrevano e gliDopo un momento di silenzio, tutti si guardarono e sorrisero, capendo che finalmente erano una famiglia unita.