**Diario di un Padre**
” Papà… Federica ha chiesto che non andiamo al matrimonio… Dice che si vergogna di noi, dei suoi genitori di campagna. Ma come può essere… Come può essere, Lucia… Io aspettavo questo giorno con tutto il cuore, vedere la mia figlia sposarsi. E invece non vuole vederci, si vergogna… Ma cosa succede…”
Pronto, mamma, Vittorio mi ha chiesto di sposarlo, te lo immagini? Ho sempre sognato questo momento entrare nella sua famiglia!
Lucia era felice per la figlia. Intelligente, bella, la loro Federica. Lei e suo marito lavevano sempre sostenuta. Dopo il liceo, la ragazza sognava di entrare in unaccademia di moda: il suo aspetto e la sua figura erano perfetti.
Ma servivano soldi per gli studi. Il padre vendette i vitelli e i maiali, e i soldi bastarono appena. Federica tornava raramente al paese, la vita cittadina laveva travolta come un turbine. Cominciò a guadagnare da sé, partecipando a servizi fotografici e sfilate. I genitori erano orgogliosi che la figlia fosse indipendente.
Vittorio era lunico figlio di un importante dirigente, e il padre non gli negava nulla. Federica non presentò mai i suoi genitori al fidanzato, né li invitò in città. Diceva di non avere tempo, che la sua vita con Vittorio era frenetica, tra viaggi allestero e impegni.
Lucia lavorava come addetta alle pulizie in una scuola e spesso mostrava con orgoglio le foto di Federica alle colleghe.
Lucia, ma perché Federica non porta il fidanzato a conoscerci? Si vergogna forse dei suoi genitori?
Ma no, Anna, Federica ci vuole bene, a me e a suo padre.
Sì, ma quando è stata lultima volta che è venuta? E telefona spesso?
Settimana scorsa ha chiamato, si sposa. Dobbiamo pensare a un regalo e ai vestiti da indossare.
***
Federica, quando vieni con il fidanzato a farci conoscere? Tuo padre ha preparato il suo vino speciale, vorrebbe brindare con il genero.
Mamma, ma lui non beve. Non abbiamo tempo di venire, stiamo organizzando il matrimonio, cè tanto da fare.
E quando sarà il matrimonio, figlia mia? Anche noi dobbiamo prepararci, comprare gli abiti.
Mamma, senti… Non venite al matrimonio. Pensa un po, Vittorio viene da una famiglia ricca, ci sarà tutta lalta società, e voi… Puzzi sempre di maiale. Ti rendi conto del contrasto? Sembrate dei provinciali, non sapete comportarvi. Immagina come mi sentirei.
Va bene, figlia mia, non ci vedrai.
Lucia non sapeva come dirlo al marito. Lui aspettava quel giorno da una vita, vedere la sua adorata figlia in abito bianco, augurarle felicità. Tutte le pareti di casa erano coperte di sue foto, e il padre ricordava ogni dettaglio di quando erano state scattate.
Papà… Federica ha chiesto che non andiamo al matrimonio… Dice che si vergogna di noi.
Ma come… Come può essere, Lucia… Io aspettavo questo giorno da una vita, e lei non ci vuole vedere, si vergogna…
Marco impallidì. Lucia gli porse un bicchiere dacqua e le gocce per il cuore.
Marco, non agitarti… Non andremo, pazienza.
Quella notte dovettero chiamare lambulanza: lo shock era stato troppo forte.
Sai cosa, Lucia? Andremo comunque al matrimonio, abbiamo il diritto di esserci! Non sarà lei a dettarci le regole!
Lucia non voleva, ma sapeva che non poteva fermarlo. Trovare la data e il ristorante fu facile: Vittorio era una persona pubblica, e tutto era online. Lucia chiese a una collega di cercare, perché a casa non aveva internet.
Prese in prestito un vestito elegante da unamica, comprò un nuovo completo per Marco, e partirono per la città il giorno delle nozze. Arrivarono al ristorante quando i festeggiamenti erano già iniziati.
Con un mazzo di fiori in mano, entrarono in punta di piedi nella sala. Quando il presentatore chiese se qualcuno voleva fare un brindisi, Marco gridò: “Noi!”
Furono invitati a parlare.
Vittorio e Federica, vi auguriamo una vita felice! Che i vostri figli non dimentichino mai le loro radici, che rispettino i genitori e non si vergognino di loro. Evviva gli sposi!
Marco posò i fiori sul tavolo degli sposi, prese la moglie per mano e uscì.
Vittorio guardò Federica stupito.
Chi erano quelle persone?
Sono… dei parenti.
Vittorio raggiunse Marco e Lucia.
Dove andate? Restate, siete i benvenuti! Federica mi ha detto che non ha famiglia, che i suoi genitori sono morti.
Morti? Noi siamo vivi…
Siete i suoi genitori? Ma perché ha mentito?
Si vergogna di noi, Vittorio. Siamo gente semplice, non fatti per lalta società, non sappiamo comportarci. Ha preferito nasconderci.
Mi dispiace… Non lo sapevo.
Vittorio, vedo che sei una brava persona. Non rimproverare Federica, siate felici.
No, verrete a trovarci, sistemeremo tutto. Tornate dentro!
No, non vogliamo rovinare il giorno di nostra figlia. Se non ci vuole, non ci siamo.
Passarono tre mesi. Federica non chiamò, non tornò.
Lucia stendeva il bucato in cortile quando un taxi si fermò. Ne scese Federica con una valigia.
Mamma, ciao. Sono tornata. Non sei contenta?
Ciao. Perché sei tornata?
Cosa vuoi dire? Sono a casa.
Ah… A casa.
Papà è dentro?
Papà è al cimitero.
Che scherzi sono, mamma?
Non scherzo. Tu ci hai sepolti prima del tempo, ma tuo padre è morto davvero due mesi fa. Non ha sopportato il tuo tradimento. E io non ti perdonerò mai. Mi hai tolto un marito e una figlia. Vattene, qui non cè più posto per te.
Federica entrò in casa. Silenzio. Il letto del padre non cera più. Le sue foto erano sparite. Tutto sembrava estraneo, come se non avesse vissuto lì per diciassette anni.
Mamma, non potevo venire prima, siamo stati tre mesi allestero, su unisola senza segnale. Vittorio mi ha rimproverata per le bugie. E… Ci separiamo, siamo troppo diversi. Penso di trasferirmi allestero, ho un contratto con unagenzia. Il mondo non finisce con Vittorio.
Vivi come vuoi, Federica. Addio.
Il cancello si chiuse. Se ne andò.
Lucia rientrò in casa e pianse. Comera possibile? Quella bambina era stata così dolce… Non aveva più una figlia, doveva abituarsi. Federica aveva fatto la sua scelta. Lucia guardò a lungo fuori dalla finestra. Meglio soli che con una figlia così.
**Lezione:** Il sangue è più denso dellacqua, ma il rispetto è più forte di tutto. Chi rinnega le proprie radici, prima o poi si ritrova senza terra sotto i piedi.