Pensavo che il mio matrimonio stesse andando a gonfie vele, finché un’amica non mi fece una domanda.

14 aprile 2025

Oggi mi sono svegliata con la sensazione di aver costruito una vita serena, finché la mia cara amica Alessandra non mi ha lanciato una domanda che ha squarciato il velo della tranquillità.

Mi sono sposata molto giovane, per un amore che sembrava eterno. Ci siamo frequentati per quattro anni prima di dire sì e da allora abbiamo attraversato insieme mille avventure. Da più di sei anni abitiamo nello stesso appartamento a Trastevere, a Roma, e ho piena fiducia sia in mio marito che in me stessa. Marco è dolcissimo, premuroso e sempre pronto ad aiutarmi nelle faccende domestiche. Non è il più coraggioso né il più forte, né tanto tanto bello da far girare la testa, ma possiede unanima incredibilmente gentile, un mare di positività e una fede incrollabile nella bontà. Questa sua energia mi ricarica e mi dà la forza di superare i momenti più difficili.

Il rovescio della medaglia è che Marco è indeciso, incapace di prendere decisioni, e non riesce a uscire dalla sua zona di comfort. È estremamente timido e, dopo sei anni di convivenza, non ha mostrato alcun cambiamento. Non si preoccupa della sua salute né di sé stesso; ogni piccolo cambiamento lo mette in agitazione. Ha quasi dieci anni in più di me: io ho ventisei anni e adoro la vita. Ho un ottimo lavoro, ho comprato la mia auto una Fiat 500 rossa e stiamo ancora pagando il mutuo per la nostra casa, che ci ha permesso di mettere le radici in questo quartiere che amiamo.

Eppure, qualche giorno fa Alessandra mi ha chiesto, con un tono quasi scherzoso ma carico di verità: Ma perché ti serve davvero lui?. Quelle parole hanno colpito come un pugno. È stato come se il muro della mia felicità personale crollasse allimprovviso, lasciandomi sola a riflettere su quellinterrogativo: Perché lo tengo accanto davvero?.

Ora, seduta al tavolino della cucina, scrivo queste righe per cercare di capire se il mio amore è ancora una scelta consapevole o se mi sto aggrappando a unidea di matrimonio che non mi appartiene più. Lascio che le parole mi guidino, sperando di trovare una risposta dentro di me.

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Pensavo che il mio matrimonio stesse andando a gonfie vele, finché un’amica non mi fece una domanda.