Pensiamo che la vita sia complicata, ma siamo noi a renderla ancora più difficile

Pensiamo che la vita sia già complicata, poi la rendiamo ancora più difficile.

Fin dai primi anni di liceo, Loredana Bianchi sapeva che al suo cuore piaceva Ettore Rossi; era talmente evidente che lui non nascondeva nulla. Dopo le lezioni del decimo anno, lattendeva nei corridoi, camminava al suo fianco come un fedele cavaliere. Raccontava storie, lei rideva a crepapelle, ma il loro rapporto restava puramente di amicizia.

Allinizio i compagni di classe prendevano in giro sia Loredana sia Ettore. Se lui non era accanto a lei, la sfidavano:

Perché vai da sola? Dovè la tua guardia del corpo?

Non lo so, rispondeva Loredana, scrollando le spalle e ridendo.

Loredana capiva che Ettore era innamorato, ma lo faceva girare a suo piacimento. Si sedevano insieme a lezione, lui la aiutava nei compiti, era uno studente modello, mentre lei lottava per tirare su un tre. Con la sua amica Rita Santini confidava: Ettore è un ragazzo onesto, potrà diventare un ottimo marito.

Loredana, non mi piace che Ettore sia così timido e viva ancora con sua madre. Così sarà un marito ordinario. Io voglio passione, fuoco, diceva la Loredana al terzo anno.

E se Anton Ferri poi diventasse un vero uomo?, ribatteva Rita. Non devi mostrare così apertamente a un ragazzo che ti piace. In classe tutti, incluso Ettore, sanno che lo stai fissando.

E da dove ne sai, se non sei mai uscita con nessuno? E perché nascondere? Anton lo sa, e noi ci scambiamo sguardi, rispondeva Loredana, mentre Rita aggiungeva Leggo, guardo film e mia madre mi dice sempre: meglio che sia il ragazzo a correre dietro a te, non il contrario.

Le due erano amiche dinfanzia, senza segreti. Loredana era vivace, Rita timida e riservata.

**Amore da scuola**

Alla fine dellanno, durante il ballo di fine corso, Anton comparve in un abito elegante, slanciato quasi fluttuante. La prese per mano, la portò al centro della sala; la loro danza fece invidia a tutti. Ettore rimaneva in disparte, gli occhi tristi, mentre Rita lo osservava comprendendo il suo dolore.

Poi, Anton le si avvicinò:

Voglio uscire con te. Oggi ti ho guardata con occhi diversi. Sei bellissima, il tuo sorriso è un raggio di sole.

Daccordo, rispose Loredana, tentando di nascondere la gioia, ma il suo cuore volava alto.

Anton sapeva da tempo che Loredana gradiva la sua compagnia, ma il liceo era pieno di altre ragazze e il suo animo era generoso. Quella notte festeggiarono fino allalba con tutta la classe, poi lui la accompagnò a casa. Ettore era sparito per via della madre malata, ma Loredana non pensò più a lui. Come si dice in Italia: Chi ama, non pensa al passato.

Da quel giorno Loredana cominciò a sognare una vita matrimoniale con Anton, nonostante dovesse ancora studiare. In quelletà non cè spazio per i libri quando il cuore è in fiamme. Raccontava ad Anton i piani futuri, e lui annuiva:

Loredana, io vado a fare il servizio militare, diventerò autista per lesercito.

Allora ti aspetterò, senza dubbio, promise lei, stringendosi a lui.

Tornerò, ci sposeremo, le sussurrò, desideroso di avvicinarsi.

Non far di più, Anton. Quando tornerai, presenteremo i documenti, io sarò tua, così mi ha insegnato la mamma, disse Loredana. Anton acconsentì, ma non sapeva che, poco dopo, si avrebbe rifugiato nella vivace Annamaria e, al mattino, sarebbe tornato a casa.

Loredana lo salutò al fronte, attendendo il suo ritorno. Ettore continuava a bussare alla sua porta:

Loredana, Anton non è luomo che ti serve. Credici, ma lei rideva, considerandolo solo un amico.

Ettore, unico figlio di una madre invalida, si prendeva cura di lei, a volte chiamava la vicina Barbara per aiutare la madre a lavarsi.

Quando la metterò di nuovo in piedi, avrò più tempo, diceva ai compagni, studiando al college locale, senza doversi trasferire.

**Attesa e delusione**

Il tempo passò, Anton tornò dallesercito. Loredana, dopo le lezioni, corse da lui senza pensarci. Varcata la soglia di casa sua, rimase paralizzata nel vedere Anton abbracciare unaltra ragazza, che rideva spensierata. Il dolore la travolse; fuggì a razzi, senza guardare indietro.

Sua madre, cercando di calmarla:

Figlia mia, ti ho sempre detto che Anton non era per te, e Ettore te lha ribadito. Ma sei testarda, ti sei chiusa a credere che solo Anton ti bastasse.

Dopo qualche giorno, Loredana scoprì che Annamaria, la ragazza di Anton, aspettava un bambino e si sarebbe sposata. Decise allora di andare da Ettore, proponendosi di sposarsi, per dimostrare a Anton che non era più una pedina. Forse Ettore intuiva già tutto.

Due anni dopo vivevano tranquilli con il figlio Gabriele. La madre di Ettore era morta, e il giovane coppia rimaneva nella loro casa di periferia. Loredana sentiva lamore di Ettore, ma non riusciva a superare la sua orglia. Un giorno, uscendo dal supermercato, incrociò Anton. Luomo la guardò, le tese la mano:

Ciao, Loredana. Scusami per quello che ti ho fatto.

È passato tempo, ma ho già perdonato. Le nostre strade sono diverse, addio, rispose, cercando di allontanarsi. Anton, più maturo, la implorò:

Ascoltami, ti ho amato solo, il bambino non è mio, Annamaria mi ha tradito.

Loredana, incredula, lo credette.

**Il caos si chiude dietro di sé**

La vita di Loredana si ribaltò. Non pensava più a nulla se non a Anton. Confessò a Ettore:

Ho incontrato Anton, è divorziato. Sto chiedendo il divorzio, lo amo.

La madre la rimproverò:

Stai sbagliando, mille volte ti tornerà a costare. Ettore ti ama davvero, Anton non merita te.

Anche Ettore la avvertì:

Svegliati, ti ha tradita una volta, non meriti un altro dolore.

Loredana, convinta, tornò da Anton. Per un po vissero felici, lui a volte tornava a casa di notte, un po ubriaco, lei chiudeva un occhio, ma un giorno lalba lo trovò con un rossetto di unaltra donna. Lei, furiosa, gli chiese spiegazioni:

Che cosa sono queste impronte?

Lui balbettò una scusa, ma la fiducia era già rotta. Dopo un altro episodio, Loredana prese i documenti di divorzio e se ne andò, rifugiandosi da sua madre.

Mia mamma mi ha avvertito, Ettore lo ha fatto, ma io ho chiuso la porta al loro amore, pensava nei suoi sogni notturni. Quando il destino le presentò Ettore alla porta, il suo cuore si riempì di speranza.

Grazie, Ettore, finalmente ho capito chi mi ama davvero, corse verso di lui.

Si risposarono, questa volta per lultima volta. Nacque il figlio Gabriele, e la famiglia crebbe unita. Anni dopo, Gabriele andò al parco con la bambina di cui si era occupato Ettore, Alina, che avevano adottato. Loredana osservava i suoi nipoti, felice di aver trovato, dopo tre matrimoni, lamore con lo stesso uomo. La vita, a volte, segue percorsi inaspettati, ma alla fine la fortuna la ricompensò con una famiglia vera, ricca di affetto e di sorrisi.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

seven + one =

Pensiamo che la vita sia complicata, ma siamo noi a renderla ancora più difficile