*Posso passare l’inverno da te? Le bollette del gas sono alle stelle e non ho più la forza per spaccare la legna.*
Mia figlia, Giulia, è venuta per il fine settimana a farmi la spesa, e io ho provato a chiederle:
Posso venire a stare da te questinverno? Con il gas che costa un occhio della testa e le mie ossa che scricchiolano più della legna
Ma lei ha fatto una risatina nervosa:
Mamma, e dove, nel mio bilocale a Milano? Quando avrò una casa con giardino, prometto!
Non auguro una vecchiaia così a nessuno.
Vi racconto la mia storia, così capirete. Sono rimasta vedova a 26 anni, con due bambini piccoli: Luca, che ne aveva tre, e Giulia, ancora in fasce. Ho dedicato ogni respiro a lorotra lavoro, pannolini, compiti e pianti. Non cera scelta: o tiravi avanti o affondavi.
Di giorno, insegnante; di sera, contadina a corto di euro. Vivevamo in un paesino in Toscana, e tra una fattura e laltra, mi toccava tagliare lerba e spaccare la legna per la stufa. Che fare? Il marito se nera andato, e io dovevo fare tutto.
I figli sono cresciuti e se ne sono volati a Roma e a Milano.
Finché ho avuto le forze, ho tenuto su lorto. Quando venivano i nipoti, almeno mangiavano pomodori come Dio comanda e bevevano latte fresco. La pensione? Risparmiata e regalata, sempre a loro.
Ora che sono anziana, cammino a fatica. Linverno è una tortura.
Giulia è arrivata con le buste della spesa, e io ho tentato:
Posso venire da te, almeno per i mesi freddi? Con questo gas che costa più del prosecco
E lei, imbarazzata:
Mamma, ma dove? Nella mia cucina a due metri quadri? Quando avrò una villetta
Poi, un giorno, non sono riuscita più ad alzarmi. I vicini hanno chiamato Luca.
Sono pieno di impegniha detto, la suocera è malata, non posso venire
Allora ho chiesto di chiamare mia sorella, Anna. Lei, senza pensarci due volte, è venuta e mi ha portata a casa sua. Se non fosse per lei, chissà.
Sono passati mesi, e dei miei figli, nessuna notizia.
Da giovane, avevo un cuore che bastava per tutti. Adesso sembra che quel cuore, loro, lo abbiano dimenticato in un cassetto.
Vi prego, chi legge: amate i vostri genitori. Nessuno vi amerà mai così, senza calcoli, senza condizioni.






