Povero studente italiano sposa una ricca signora di 76 anni per disperazione, e una settimana dopo il matrimonio lei gli fa una stranissima proposta

**Diario Personale**
Avevo ventitré anni e mi sentivo come un albero sradicato dal vento. La mia vita era una lotta senza fine: mia madre gravemente malata, incapace di lavorare da anni, e la mia sorellina che aveva bisogno di cure, vestiti, cibo e scuola.
Tutti i costimedicine, visite mediche, bollette, spesericadevano sulle mie spalle. Lavoravo come potevo: fattorino, scaricatore, ripetizioni per studenti. Ma i soldi non bastavano mai.
I debiti crescevano, gli interessi strozzavano, e ogni giorno mi chiedevo: «Quanto ancora posso resistere?»
Un giorno, un amico mi presentò una donna straordinaria. Aveva settantasei anni, ma la sua mente era lucida, il suo umorismo vivace, e il suo charisma innegabile. Era una miliardaria, abituata al lusso e alle attenzioni, ma profondamente sola.
Al primo appuntamento, capii che non era solo una vecchia signora ricca, ma una donna intelligente e sicura di sé, che sapeva ascoltare. Quando mi propose di sposarla, passai notti insonni. Il cuore mi diceva una cosa, la ragione unaltra.
Ma vedevo mia madre, bisognosa di cure, e mia sorella che mi chiedeva soldi per la scuola. La decisione fu difficile, ma accettai.
«Vivrò qualche anno con questa signora anziana, ma almeno la mia famiglia non avrà più problemi», mi dissi, cercando di convincermi che fosse la scelta giusta.
Dopo una settimana di matrimonio, mi ero abituato alla vita ordinata e fredda nella villa enorme. Dormivamo in stanze separate, parlavamo poco, solo a colazione o cena, mai come marito e moglie.
Una sera, mi chiamò nel suo studio. Sentivo la tensione. Rimase in silenzio, fissandomi sopra gli occhiali, poi parlò:
«Non ho eredi. Né mariti, né figli. E so benissimo perché mi hai sposato. Credevi che non lo capissi? Avevi bisogno dei soldi, non di me.»
Volevo giustificarmi, ma alzò una mano, zittendomi.
«Non ti preoccupare. Non ti giudico. Anzi, rispetto la tua onestà. Per questo ti propongo un patto. Fino alla fine dei miei giorni, rimarrai al mio fianco. Per il mondo saremo marito e moglie. Ma non pretendo intimità o amore. Continueremo a dormire separati. Ma cè una condizione: devi essere fedele. Niente altre donne. Niente scandali. Un solo sospetto, e non riceverai nulla.»
Fece una pausa, poi aggiunse con voce ferma:
«E unaltra cosa non desiderare la mia morte. Se un giorno gli esami rivelassero che non è morta naturalmente, tutta leredità andrà in beneficenza. Non voglio un assassino, ma un compagno fedele. Solo qualcuno che mi faccia sentire meno sola.»
Rimasi in silenzio. Nella mia mente si mischiavano sollievo, paura e un bizzarro rispetto per questa donna che aveva pensato a tutto.
«Pensaci, Matteo. Avrai più di quanto hai mai sognato. Ma solo se resisterai alla prova del tempo», concluse.
Sapevo che la mia risposta avrebbe cambiato non solo il destino della mia famiglia, ma la mia intera vita.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

eighteen + 2 =

Povero studente italiano sposa una ricca signora di 76 anni per disperazione, e una settimana dopo il matrimonio lei gli fa una stranissima proposta